Portugal Telecom ha siglato con il partner brasiliano Oi una lettera d’intenti per procedere con un’operazione di fusione che dovrebbe concretizzarsi nel primo semestre del 2014. Il nuovo gruppo, 100 milioni di utenti, genererà sinergie nette pari a 1,8 miliardi di euro. Gli azionisti di Portugal Telecom controlleranno il 38,1% del nuovo gruppo che avrà sede in Brasile.
“La fusione è la naturale realizzazione di un’alleanza industriale iniziata nel 2010 creando un operatore leader nelle tlc guidato da Zeinal Bava come Ceo”, dice Portugal Telecom in una nota.
Nel dettaglio, si legge in una nota, Portugal Telecom, Oi, AG Telecom Participacoes, Lf Tel., Pasa Participacoes, EDSP75 Participacoes, Bratel Brasil e anche alcuni azionisti di Portugal Telecom, in particolare Avistar e Nivalis hanno stipulato un protocollo d’intesa per stabilire i termini dei negoziati per formare una nuova entità (CorpCo) che integrerà le attività di Oi in Brasile e di Portugal Telecom in Portogallo e in Africa.
La nuova company avrà sede a Rio de Janeiro, quartier generale di Oi, e si prevede che avrà oltre 100 milioni di abbonati e ricavi annuali per 19 miliardi di dollari.
A guidarla sarà Zeinal Bava, l’ingegnere 47enne che a giugno è diventato Ceo di Oi dopo 5 anni al timone di Portugal Telecom. Secondo Bava la costituzione della nuova entità imprenditoriale porterà risparmi per 5,5 miliardi di reais, ovvero 2,5 miliardi di dollari, ma alcuni analisti sono scettici su questa stima.
L’obiettivo è consolidare l’alleanza industriale tra Portugal Telecom e Oi avviata nel 2010 e contribuire all’accelerazione dello sviluppo di Oi in Brasile, migliorare e sfruttare la capacità di innovazione di Portugal Telecom e rafforzare il valore delle sinergie.
I principali azionisti di Oi, in maggioranza gruppi locali e fondi pensione oltre alla stessa Portugal Telecom, sono convinti che l’operazione darà più slancio all’azienda per fronteggiare i principali competitor in Brasile tra cui la spagnola Telefonica, Tim Participaçoes, la controllata brasiliana di Telecom Italia, e la messicana America Movil. D’altra parte vari analisti ritengono che l’operazione possa costituire una ciambella di salvataggio per Portugal Telecom, in affanno negli ultimi anni a causa della crisi dell’economia portoghese.
CorpCo presenterà la richiesta di ammissione alla quotazione sul segmento del Novo Mercado del Bovespa di San Paolo del Brasile, sul New York Stock Exchange e sul Nyse Euronext di Lisbona per aumentare la liquidità sul titolo e diversificare la base degli azionisti.
L’accordo prevede inoltre che Oi sottoscriva un aumento di capitale in contanti tra 7 miliardi e 8 miliardi di reais (2,3 miliardi/2,7 miliardi di euro) con l’obiettivo di migliorare la flessibilità finanziaria della nuova società. Telemar e un veicolo di investimenti di Banco BTG Pactual parteciperanno all’offerta sottoscrivendo azioni per 2 miliardi di reais.
Subordinatamente a tale ricapitalizzazione, Portugal Telecom procederà con un ulteriore aumento di capitale attraverso il conferimento di asset per un valore di circa 6,1 miliardi di reais (2 miliardi di euro).
“Il mercato brasiliano si sta consolidando e questo fa ben sperare per la cessione di Tim Brasil ad alti multipli”, ha affermato Nicolas Listorti, analista di Studio Listorti & Associati, riferendosi all’operazione Telefonica-Telco. Listorti ha poi evidenziato che “in Sud America il settore della telefonia mobile ha già multipli di valutazione molto superiori rispetto a quelli italiani”.