Tim Enterprise continua a mettere a segno risultati in forte crescita: i ricavi hanno raggiunto quota 2,3 miliardi (+5,8% anno su anno) e quelli da servizi si attestano a 2,1 miliardi, un’impennata dell’8% “continuando a sovraperformare il mercato di riferimento grazie alla strategia di difesa del business della connettività e alla crescita dei ricavi IT” – spiega la telco guidata da Pietro Labriola nell’annunciare i risultati dei primi 9 mesi dell’anno e nel confermare tutte le guidance – che rappresentano il 62% del totale. È la cybersecurity il fiore all’occhiello con una crescita addirittura dell’84%. E crescita a doppia cifra anche per IoT e cloud, rispettivamente a +27% e +22%. In aumento del 67% a 3,5 miliardi di euro il valore dei contratti firmati nei nove mesi.
I risultati di Tim Consumer
Ricavi stabili per Tim Consumer a 4,5 miliardi e quelli da servizi pari a 4,2 miliardi di euro (+0,2% anno su anno), proseguendo nel percorso di stabilizzazione intrapreso nei trimestri precedenti. “Fra i fattori a sostegno del trend si evidenziano gli effetti positivi delle attività di repricing condotte da inizio anno, il costante incremento dell’Arpu di TimVision (+23% anno su anno), la stabilità del churn e il buon andamento dei ricavi da Mvno e da roaming. In crescita anche le offerte combinate di connettività a banda larga e intrattenimento”, spiega l’aazienda.
I risultati del Gruppo Tim
I ricavi totali di Gruppo ammontano a 3,6 miliardi, in crescita del 3,2% (+2,1% nel domestico a 2,5 miliardi, +6% in Brasile a 1 miliardo); i ricavi da servizi sono in crescita del 4,3% anno su anno a 3,4 miliardi (+3,6% nel domestico a 2,4 miliardi, +6% in Brasile a 1 miliardo). L’ebitda aumenta del 7,6% a 1,1 miliardi (+7,9% nel domestico a 600 milioni, +7,3% in Brasile a 500 milioni). E l’ebitda after lease sale del 7,6% a 900 milioni (+7,2% nel domestico a 500 milioni, +8,5% in Brasile 400 milioni).
L’indebitamento finanziario
L’indebitamento finanziario netto rettificato after lease è sceso sotto gli 8 miliardi, in calo di 100 milioni al valore immediatamente successivo al perfezionamento della cessione di NetCo. “L’evoluzione della posizione finanziaria netta attesa nell’ultimo trimestre dell’anno permetterà al Gruppo di raggiungere l’obiettivo di deleverage indicato, con un rapporto fra l’Indebitamento finanziario netto rettificato after lease e l’ebitda organico after lease minore o uguale a 2x”. Il target – puntualizza la telco – non include i proventi per la cessione della partecipazione residua in inwit, il cui closing è atteso il 29 novembre, a un prezzo di 10,43 euro per azione e con un incasso previsto di circa 250 milioni.