Accordo fatto. Hp acquisisce 3Com, provider di reti, routing e
soluzioni di security, per 7,90 dollari ad azione con un premio del
39% sul prezzo di chiusura (la transazione si chiuderà nella prima
metà del 2010).
Un’operazione che la dice lunga sul processo di consolidamento
che sta attraversando il mondo delle grandi dell’Ict. Per quanto
riguarda Hp (nella foto il Ceo Mark Hurd), acquisendo 3Com, la
società entra in concorrenza diretta con Cisco su una gamma ampia
di apparecchiature di rete fra cui router e switch: un effetto – la
competizione con Cisco – che è stata subito messa in rilievo dagli
analisti: “Cisco e Hp competeranno sempre di più” dicono a
Robert W. Baird & Co.
Ma la mossa ha anche un altro valore sulla scena internazionale:
stiamo andando verso un mondo dove ognuna di queste grandi aziende
potrà fornire tutto quello che serve, sia all’utente consumer
che alle aziende. Hp entra in una nuova fase in cui la strategia è
la convergenza di server, storage networking, management, servizi.
Il business che ne verrà fuori aiuterà la clientela a
semplificare il network, sviluppare innovative architetture per le
aziende e implementare le capacità di erogazione di servizi IT.
Non basta: l’acquisizione rafforzerà la posizione di Hp in Cina
e porterà a ampliare il team di ricerca e sviluppo nel paese
asiatico, operazione grazie alla quale Hp potrà accelerare
l’innovazione delle soluzioni di networking nel più promettente
mercato.
Per quanto riguarda le finanze di Hp, la compagnia ha annunciato un
salto dell’11% nei margini operativi e rialzato le previsioni di
revenue per il prossimo anno fiscale: un altro segnale che
l’industria Ict sta lasciandosi la recessione alle spalle. Ma
soprattutto, osservano gli analisti, l’acquisizione di Hp è solo
l’ultimo passo nella grande marcia dei big verso il
consolidamento.
Si rompono vecchi equilibri. Mentre finora Hp, Cisco, Dell, Oracle
erano abbarbicate ognuna alla propria nicchia (Cisco specializzata
nelle reti, Dell nei pc, Oracle nel software per aziende, Hp in
stampanti e pc), la recessione ha innescato un’ondata di
reciproche invasioni di campo fra le aziende i ncerca di strategie
di uscita dalla crisi. E hanno messo in qualche modo la parola fine
a un patto fra vecchi amici. Ora l’obiettivo è un’offerta a
360 gradi: dai chip ai computer ai sistemi di storage, fino ai
software. Tutti i recenti accordi vanno in questa direzione.