banda ultralarga mobile

5G, le reti neutral host “battono” quelle standalone: -47% di costi operativi



Indirizzo copiato

E sui consumi energetici stimato un taglio del 38%. È quanto emerge da un’indagine di Abi Research, commissionata da Boldyn Networks, frutto di simulazioni reali a New York e Roma

Pubblicato il 22 nov 2024



5g Fwa

I neutral host networks rappresentano una soluzione più ecologica ed economica per lo sviluppo delle reti 5G rispetto ai sistemi standalone. A dirlo è un’indagine di Abi Research commissionata da Boldyn Networks, secondo cui questi ambienti riducono i consumi energetici del 38% e i costi operativi fino al 47% rispetto alle architetture tradizionali.

Lo studio, basato su simulazioni reali a New York e Roma, è uno dei primi nel suo genere e propone i neutral host networks (Nhn) come modello efficace per affrontare le sfide del settore delle Tlc.

Lo scenario di mercato

In un momento in cui operatori e fornitori di servizi di comunicazione sono chiamati a rispondere delle loro azioni in tema di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale, i dati della ricerca evidenziano come il modello di condivisione delle reti Nhn riduca significativamente sia l’impatto ambientale che i costi legati alla densificazione delle reti 5G.

La crescente domanda di rete e le frequenze più elevate utilizzate per la tecnologia 5G richiedono una maggiore densificazione dei siti delle stazioni base per supportare l’espansione delle reti 5G. Questo comporta costi aggiuntivi per la costruzione e la manutenzione di nuovi siti, oltre a un impatto negativo sulle reti elettriche nazionali. Mentre gli operatori di telecomunicazioni continuano a lavorare per realizzare un futuro sempre più interconnesso, i modelli di condivisione delle reti offrono per l’appunto nuove opportunità.

I vantaggi dei neutral host networks nelle aree urbane

Nei contesti urbani ad alta densità, per esempio, Abi Research prevede che l’utilizzo di Nhn per il dispiegamento di small cell 5G possa generare risparmi energetici fino al 20% e riduzioni dei costi del 40% rispetto alle implementazioni individuali e indipendenti.

Nei contesti urbani, si prevedono risparmi energetici netti compresi tra il 27% e il 33%, mentre i risparmi sui costi arrivano al 47%.

Nelle aree suburbane, invece, i risparmi energetici netti previsti variano tra il 35% e il 38%, mentre i costi risultano inferiori del 47% rispetto alle tradizionali implementazioni di small cell 5G.

I risparmi sui costi e sull’energia sono determinati dalla consolidazione delle apparecchiature telecom e dalla condivisione dei costi di installazione dei siti, che comprendono, ma non si limitano a, radio small cell, fibra e scavi per l’alimentazione, manutenzione dei siti e affitti dei siti.

Le necessità di apparecchiature small cell sono notevolmente ridotte negli ambienti Nhn, con una diminuzione di circa il 40% nel numero di small cell distribuite nelle aree urbane ad alta densità, e circa il 47% in quelle suburbane.

I risparmi totali aumentano significativamente nei scenari di deployment Greenfield rispetto a quelli Brownfield, principalmente grazie alla consolidazione dei costi Capex per il dispiegamento della fibra per il backhaul e delle attrezzature per l’alimentazione.

La prospettiva per un 5G più sostenibile

“Il modello di rete collaudato dell’industria di Abi Research indica che ci sono vantaggi significativi in termini di costi, energia ed efficienza nel considerare un neutral host rispetto a un’implementazione tradizionale della rete”, spiega in una nota Dimitris Mavrakis, Senior Research Director di Abi Research. “La modellazione delle reti a New York e Roma mostra risparmi sui costi e sull’energia fino al 40%, offrendo un miglioramento sostanziale agli sforzi degli operatori per l’espansione del 5G.”

Brendan O’Reilly, Chief Operating Officer del Gruppo di Boldyn Networks, aggiunge: “I progressi nel 5G apriranno nuove possibilità nel nostro modo di vivere, lavorare e divertirci. Ma come settore, abbiamo la responsabilità di implementare nuove reti in un modo che sia economicamente conveniente e sostenibile. Il modello di neutral host è una soluzione elegante e pratica per ridurre i costi di capitale e operativi per gli Mno. È anche fondamentale per accelerare l’adozione del 5G e garantire la fornitura di servizi di connettività trasformativi per aziende, persone e comunità in tutto il mondo. Se l’industria delle telecomunicazioni vuole veramente mantenere la promessa di un futuro sostenibile, inclusivo e interconnesso, allora gli operatori mobili devono considerare l’host neutrale come una vera alternativa per realizzare le reti future”.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5