Samsung Electronics si riorganizza alla luce dei nuovi trend di mercato, che premiano la crescita nei chip per l’intelligenza artificiale, due settori in cui, però, il colosso coreano sta perdendo terreno. Così, dopo aver ha ammesso a ottobre di essere in crisi, l’azienda ha annunciato una riorganizzazione del proprio management “nell’ambito della strategia di dare priorità ai semiconduttori“, essenziali per le applicazioni di intelligenza artificiale.
Il vicepresidente Jun Young-hyun sarà ora ceo e a capo del settore memorie, mentre Han Jin-man è stato nominato responsabile delle fonderie.
Samsung “in crisi” riorganizza tutto il management
Il “rimpasto” ha lo scopo di “rafforzare la crescita futura e la competitività dell’azienda concentrandosi sul settore dei semiconduttori”, ha dichiarato Samsung in un comunicato.
Questo il dettaglio dei cambiamenti. Young Hyun Jun, vicepresidente e responsabile della divisione Device Solutions, è stato nominato ceo e diventerà anche Head of Memory Business e Samsung Advanced Institute of Technology. Jinman Han è stato promosso a Presidente e diventerà il capo di Foundry Business, mentre Seok Woo Nam diventerà Chief technology officer di Foundry Business, nuova posizione all’interno dell’attività di fonderia.
JH Han, vicepresidente, ceo e responsabile della divisione Device eXperience, guiderà anche un comitato di nuova creazione che si concentrerà sul rafforzamento della qualità del prodotto in tutta l’azienda.
Jinman Han è stato in precedenza vicepresidente esecutivo e presidente di Device Solutions America, guidando il business dei semiconduttori della società negli Stati Uniti. In precedenza, ha lavorato in team di progettazione per Dram e memorie Flash.
Anche Seok Woo Nam, precedentemente presidente e responsabile di Fab Engineering & Operations, è un esperto nello sviluppo e nella produzione di semiconduttori e nella tecnologia di produzione di fonderie.
Infine, Hansung Ko, ceo di Samsung Bioepis, che ha una vasta esperienza nello sviluppo di nuove aree di business come le biotecnologie, dovrà guidare le iniziative dell’azienda coreana per trovare nuove opportunità di crescita.
Prestazioni in frenata, il futuro è nei chip
Il più grande produttore mondiale di chip di memoria ha affermato a ottobre di avere preoccupazioni sulla sua “fondamentale competitività tecnologica e sul futuro dell’azienda”.
La prima attività di Samsung che soffre è quella degli smartphone: nel terzo trimestre il produttore coreano è stato l’unico dei cinque maggiori vendor a subire un calo delle vendite e ha perso share di mercato, dal 20% al 18% su scala globale. La concorrenza dei brand cinesi dei cellulari è fortissima, e la spinta di Apple sull’Ai fa temere un’ulteriore perdita di posizioni. Inoltre, come riportato dal Financial Times, gli analisti stimano che l’utile operativo della divisione smartphone di Samsung sia sceso addirittura del 30% dal terzo trimestre del 2023.
Ma anche la divisione dei semiconduttori è in difficoltà. Il business primario di Samsung, cui si lega il 60% dell’utile operativo della società, perde colpi, e il direttore della business unit dei chip si è ufficialmente scusato a ottobre dopo che i risultati di Samsung nello sviluppo degli avanzati chip di memoria per i dispositivi Ai sono stati inferiori a quelli della rivale connazionale, e più piccola, Sk Hynix.
Nel terzo trimestre l’utile operativo di Samsung è quasi quadruplicato a 9.180 miliardi di won (6,1 miliardi di euro), ma ha subito una brusca frenata rispetto al secondo trimestre, quando l’utile operativo era in crescita di oltre 15 volte anno su anno e pari a 10.400 miliardi di won, circa 7,52 miliardi di dollari. L’utile operativo della divisione semiconduttori nel terzo trimestre si è attestato a 3.860 miliardi di won (2,79 miliardi di dollari), quasi dimezzato rispetto al secondo trimestre, quando era di 6.450 miliardi di won.