Franco Bernabè esce di scena e l’azienda muove le sue pedine per attraversare un complesso periodo di transizione. Il cda conferisce provvisoriamente tutte le deleghe all’attuale amministratore delegato Marco Patuano e, sempre provvisoriamente, la presidenza ad Aldo Minucci: due interim che consentono di lasciare una porta aperta per individuare il nuovo presidente. Forse l’attuale Ad di Poste Massimo Sarmi, forse no: la partita è aperta e il percorso delicato, soprattutto all’indomani dell’operazione Telefonica. “Il cda di Telecom – si legge nel comunicato – a seguito delle dimissioni rassegnate da Bernabè – si legge – ha avviato il processo volto all’individuazione del nuovo presidente della società”. E dunque nel frattempo, “come da piano di successione di cui la società si è dotata, le deleghe e le attribuzioni organizzative già assegnate a Bernabè sono state provvisoriamente attribuite a Patuano, mentre la presidenza dell’organo collegiale e la rappresentanza legale di Telecom restano in capo al vicepresidente, Aldo Minucci, in via di supplenza”
Bernabè ha trattato una buonuscita per un valore complessivo di 6,6 milioni: in linea con quanto a suo tempo stabilito, oltre a ricevere lo stipendio fino allo scadere naturale del mandato (maggio) per un totale di 3,7 milioni, riceverà 2,9 milioni per un contratto di non concorrenza (12 mesi).
Per quanto riguarda la sostituzione di Elio Catania il cda ha cooptato Angelo Provasoli. con la qualifica di indipendente. Jean Paul Fitoussi è invece stato nominato presidente ad interim del Comitato per il controllo e i rischi e presidente el Comitato per le nomine e la remunerazione della Societa’.
Il Consiglio di Amministrazione, infine, ha approvato una versione aggiornata del Codice Etico e di Condotta di Gruppo (in corso di pubblicazione sul sito internet della Societa’ www.telecomitalia.com).