L’ALLARME

Intelligenza artificiale, solo il 10% delle aziende italiane ha infrastrutture adeguate



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È quanto emerge dal Cisco AI Readiness Index. Problemi anche sul fronte data center, capacità di calcolo e sicurezza. Il 95% delle organizzazioni ritiene urgente passare all’azione ma il 48% pensa che ci sia meno di un anno di tempo per giocare la partita

Pubblicato il 4 dic 2024



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Il Cisco AI Readiness Index dipinge un quadro chiaro: il divario tra l’urgenza percepita nell’adottare l’Intelligenza Artificiale (AI) e la preparazione effettiva è mai stato così ampio. In Italia, solo il 10% delle aziende ha infrastrutture adeguate per supportare l’AI, e problemi significativi permangono anche in aree critiche come la capacità di calcolo dei data center e la sicurezza. Nonostante il 95% delle organizzazioni italiane veda l’adozione dell’AI come urgente, il 48% ritiene di avere meno di un anno per agire.

A livello globale, la prontezza complessiva delle aziende rispetto all’AI è in declino. Solo il 13% delle aziende si sente completamente preparato a sfruttare il potenziale dell’IA, in calo dal 14% dell’anno scorso. In Italia, questa percentuale sale leggermente al 9%. Le aziende riconoscono l’importanza di una strategia chiara per l’adozione dell’AI, con solo il 28% delle aziende globali completamente pronte strategicamente, una cifra che scende al 19% in Italia.

Priorità infrastrutturali e di sicurezza

La cybersecurity e l’infrastruttura emergono come priorità cruciali per l’adozione dell’AI. Globalmente, il 42% delle aziende ha raggiunto un livello avanzato di sicurezza, mentre il 40% si concentra sul miglioramento dell’infrastruttura. Tuttavia, solo il 15% delle aziende globali e il 10% in Italia si sentono pienamente preparate dal punto di vista infrastrutturale, con significative lacune in capacità di calcolo e performance delle reti nei data center.

Sfide nei dati e nel personale qualificato

Le aziende si sentono meno pronte rispetto allo scorso anno nella gestione dei dati per progetti AI. Solo il 13% delle imprese globali e il 10% in Italia si considera “del tutto pronte” in termini di dati. Inoltre, l’80% delle aziende segnala problemi nel pre-processing e nella pulizia dei dati. La carenza di personale qualificato rappresenta una sfida significativa, con solo il 16% delle aziende globali (13% in Italia) che si considera pronta in termini di competenze. Il 24% delle organizzazioni lamenta una carenza di personale interno e sul mercato capace di gestire la crescente domanda di progetti IA.

Governance e cultura aziendale

Una governance efficace dell’AI si rivela cruciale, ma difficile da ottenere. Solo il 16% delle aziende globali e il 15% di quelle italiane si considerano pronte dal punto di vista della governance. Il 51% dei rispondenti identifica nella carenza di personale esperto un ostacolo principale. A livello culturale, solo il 9% delle aziende globali e il 7% di quelle italiane si sente pronto ad abbracciare l’AI, con una diminuzione della disponibilità del top management e dei dipendenti ad accettare il cambiamento portato dall’IA.

Prospettive future e investimenti

Nonostante i risultati poco entusiasmanti dei progetti IA attuali, le aziende continuano a investire pesantemente nell’IA. Nei prossimi cinque anni, si prevede che circa il 30% dei budget IT sarà destinato all’AI, quasi il doppio rispetto ad oggi. Quasi la metà delle aziende ritiene che i progetti AI non abbiano ancora raggiunto le aspettative, ma il 59% è ottimista sull’impatto futuro degli investimenti, condiviso dal 28% delle realtà italiane coinvolte.

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