L’INIZIATIVA

Gli algoritimi del futuro si studiano a Torino: nasce l’HighEst Lab



Indirizzo copiato

La nuova cittadella dell’innovazione è frutto di un progetto dell’università del capoluogo piemontese in collaborazione con Oracle, Technology Reply e Tim Enterprise. La ministra Bernini: “L’intelligenza artificiale una realtà da cui non possiamo prescindere”

Pubblicato il 17 dic 2024



Anna Maria Bernini_HighEST Lab

Un team multidisciplinare composto da accademici, studenti e professionisti del settore industriale che lavora congiuntamente su progetti di ricerca accademica e applicata nel campo dei big data e dell’intelligenza artificiale: è l’HighESt Lab, laboratorio del dipartimento di Economia e Statistica Cognetti de Martiis dell’Università di Torino, nato dalla collaborazione con Oracle, Technology Reply e Tim Enterprise.

L’obiettivo dell’HighESt Lab è di trasformare l’AI da “tecnologia di efficienza” a “tecnologia di opportunità”, individuando applicazioni capaci di creare nuovi spazi di crescita e ricadute positive e durature per la società, l’economia, l’ambiente e le persone, grazie anche a un’infrastruttura cloud sicura, efficiente e scalabile capace di rispondere alle esigenze di sostenibilità di ogni progetto.

I progetti in corso

Tra i progetti in corso rientrano lo sviluppo di assistenti virtuali e agenti intelligenti per agevolare la produzione scientifica, l’adozione di soluzioni innovative per potenziare le competenze di studenti e studentesse e l’applicazione dell’AI a professioni specializzate come quello del restauro.

Inoltre, attraverso collaborazioni di rilievo come quelle con il Politecnico di Torino e RivistaAI, il laboratorio sta percorrendo traiettorie di ricerca non convenzionali. Tra le principali iniziative già avviate figurano lo studio di applicazioni di GenAI nelle imprese per ridurre il pregiudizio di genere e sostenere le donne nel raggiungere posizioni di rilievo all’interno delle organizzazioni e l’utilizzo della stessa GenAI per creare modelli di business innovativi.

Un mix di competenze tecnologiche

Al centro del progetto c’è la combinazione di competenze tecnologiche dei partner, unite a quelle ambientali, sociali ed economiche tipiche del Dipartimento di Economia e Statistica, con l’obiettivo di abbinare alla ricerca la rapida traduzione in applicazioni uniche e concrete. Il laboratorio collabora anche con il personale della Direzione dei Sistemi Informativi dell’Università di Torino, che integra l’attività di ricerca con quella di sviluppo, orientata all’implementazione di soluzioni sostenibili su larga scala, per superare i tradizionali modelli di innovazione preconfezionati.

Le università fanno rete

“L’Intelligenza artificiale è una realtà dalla quale non possiamo prescindere – afferma Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca – L’università italiana si sta attrezzando per affrontare questa sfida aggiornando le sue competenze e formando nuove professionalità. E soprattutto facendo rete. HighESt Lab nasce come risposta a questa necessità, fare network. Il ‘team integrato’ in cui risorse dell’Università, della Ricerca, e delle aziende main partner lavorano insieme, aperto alla partecipazione di studentesse e studenti, è un format che come Ministero intendiamo agevolare”.

Il Cloud al centro del progetto

“Grazie ai vantaggi che offre la nostra infrastruttura Oracle Cloud Infrastructure siamo certi di poter fornire al mondo dell’università e della ricerca la più alta qualità per il training e l’inferenza dell’AI generativa – sottolinea Andrea Sinopoli, Cloud Tech vice-president e country leader di Oracle Italia -Inoltre, le partnership di Oci con aziende come Nvidia stanno dando un grande valore ai nostri clienti, tra cui le aziende e start-up di AI che addestrano modelli linguistici di grandi dimensioni. Siamo quindi orgogliosi di vedere i primi risultati tangibili di questo Laboratorio HighESt, a cui abbiamo dato e diamo il nostro pieno supporto”.

Ricerca e imprese in sinergia

È fondamentale oggi che la ricerca e l’impresa lavorino in sinergia per affrontare le grandi sfide poste dall’AI e dallo sviluppo tecnologico nel suo insieme. Sono particolarmente lieta che il Dipartimento si sia dotato di un hub multidisciplinare di eccellente livello come HighEst Lab, in grado di produrre conoscenza applicata e di interagire con il mondo delle imprese – sottolinea Elisabetta Ottoz, direttrice del dipartimento di Economia e Statistica Cognetti De Martiis – L’AI costituisce su tutti i fronti un cambio di paradigma, sia nel campo della ricerca che in quello della produzione. Le fasi di così profondo cambiamento hanno bisogno del contributo di tutti i saperi e di tutte le competenze affinché il necessario equilibrio tra rischi e opportunità si risolva a netto vantaggio delle seconde”.

Investire sulla formazione

“L’obiettivo del laboratorio è rendere eccellenti il percorso di formazione dei nostri studenti e studentesse e la capacità di ricerca dei nostri professori – aggiunge Paola Pisano, direttrice di HighESt Lab e professore di Economia dell’Innovazione dell’Università di Torino – Ma non solo. Grazie ai nostri partner abbiamo la forza di sostenere le imprese nella formazione, ricerca e nell’applicazione dell’AI per ottenere rapidamente un vantaggio competitivo e duraturo nel tempo”.

Trasformare la ricerca in soluzioni pratiche

“Siamo entusiasti di contribuire all’HighESt Lab come partner tecnico, mettendo a disposizione le nostre competenze su dati, machine learning, intelligenza artificiale e, naturalmente, Oracle Cloud – spiega Francesco Coccia, partner di Technology Reply – Il nostro obiettivo è trasformare la ricerca in soluzioni pratiche: lo facciamo combinando il rigore accademico con la nostra esperienza enterprise, un approccio che consente di sviluppare applicazioni concrete e mirate. Tra queste, un sistema di agenti intelligenti per supportare le università in attività come il sostegno agli studenti Erasmus e la gestione di bandi europei. Le possibilità sono molteplici, con iniziative volte a ottimizzare i processi accademici e amministrativi, aprendo la strada a nuove opportunità di crescita e innovazione”.

Ridurre il mismatch tra domanda e offerta

“La collaborazione tra aziende e università può produrre risultati significativi per la crescita economica e sociale dell’Italia – conclude Enrica Danese, direttrice Corporate Communication & Sustainability di Tim – Ridurre il mismatch tra domanda e offerta nel mondo del lavoro, favorire l’integrazione delle competenze, valorizzare i talenti di ragazze e ragazzi sono temi centrali per la collettività. Per questo partecipiamo con convinzione a esperienze come HighEst Lab, mettendo a disposizione le nostre tecnologie e competenze. Il Virtual Tutor sviluppato da Tim con il nuovo laboratorio dell’Università di Torino metterà l’Intelligenza Artificiale al servizio degli studenti per orientare e migliorare il loro percorso di studi ed è un esempio dei passi concreti che possiamo muovere insieme per il futuro del nostro Paese”.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5