In tempi di abbondanza di smartphones e netbooks sembra che
Microsoft non potrà, neanche in futuro, derogare alla regola che
vuole che le versioni desktop di Windows possano girare solo su
processori x86 e non adattarsi all'avvento di device basati su
architettura ARM.
Interrogati svariate volte su questo argomento, i portavoce di
Microsoft non hanno voluto confermare le intenzioni di Redmond.
Al momento, i chipset ARM vengono utilizzati essenzialmente in seno
ai produttori di telefoni mobili di tipo smartphones, ma un domani
potrebbero debuttare nel mercato dei Pc, od essere implementati nei
netbook o smartbook. Questi ultimi adotteranno per esempio
SnapDragon, la piattaforma di Qualcomm o Tegra, il chip all in one
mobile di NVIDIA. Oggi, i fabbricanti che sperano di fare appello
ai processori ARM non hanno altra scelta che orientarsi verso
sistemi alternativi come Linux, Android, o Windows CE.
Attualmente non è previsto alcun cambiamento, ha assicurato Mike
Nash. Oggi, stima Nash, è importante che device tanto diversi tra
loro sul piano tecnico come un netbook animato da Atom o uno
smartbook che monta un'architettura ARM offrano funzionalità e
possibilità tecniche differenti.