“L’Europa deve garantire le regole sulle piattaforme digitali e la sua sovranità nelle infrastrutture di telecomunicazioni. Gli strumenti per proteggere le nostre democrazie ci sono, è importante applicarli”.
A parlare è Thierry Breton, ex commissario Ue e padre del Digital Services Act (Dsa), il regolamento che ha fissato un nuovo quadro giuridico per i servizi digitali. In un’intervista concessa al quotidiano Repubblica, Breton, che ha scommesso in prima persona sul progetto Iris2, non poteva che concentrarsi sul caso di questi giorni: i rapporti di Musk con l’Europa.
La Commissione ha gli strumenti per contrastare la disinformazione
“Chiariamo subito una cosa: Musk ha il diritto di esprimere le proprie opinioni”, ha precisato Breton. “Personalmente considero scioccante quando attacca uomini politici come Keir Starmer o interferisce nella campagna elettorale tedesca per sostenere l’estrema destra. Ma se interviene con un articolo su un giornale come Die Welt si tratta di libertà di espressione. Diverso è quando le stesse opinioni di Musk vengono diffuse sul suo social X, sottoposto alle regole del Dsa. In questo caso, l’Europa ha il dovere di vigilare per evitare manipolazioni di contenuti”.
Il pensiero corre al live stream che Musk terrà domani su X insieme ad Alice Weidel, leader di Alternative für Deutschland, nel pieno della campagna elettorale in Germania. Evento segnalato qualche giorno fa dallo stesso Breton, che sottolinea: “Non sono più commissario ma come artefice del Dsa posso garantire che la Commissione ha gli strumenti per far applicare le regole contro distorsioni e disinformazione. Il Dsa non ha lo scopo di censurare. Si tratta di proteggere i nostri cittadini e le nostre democrazie dagli effetti amplificatori delle piattaforme con più di 45 milioni di utenti che possono amplificare i messaggi su una scala senza precedenti nella storia delle nostre democrazie. L’obiettivo è monitorare e regolare”.
In passato Breton ha “scritto più volte a Musk per ricordargli le regole del Dsa. L’ultima in agosto, quando aveva programmato un dialogo su X con Donald Trump. Ho insistito affinché la piattaforma applicasse standard di moderazione, evitando rischi di amplificazione di contenuti illeciti o dannosi”.
È necessario difendere infrastrutture, industria e leggi europee
E poi c’è la questione Starlink: il governo Meloni sta valutando un accordo con SpaceX per integrare le infrastrutture di telecomunicazioni italiane con la tecnologia satellitare di Musk. “Da commissario mi sono battuto per lanciare Iris2, una costellazione satellitare europea innovativa che integra tecnologie di crittografia quantistica per garantire comunicazioni ultra-sicure. Tutti i Paesi Ue hanno sostenuto il lancio di Iris2. Anche l’Italia ha partecipato e penso che abbia fatto bene perché è un elemento molto importante della nostra sovranità. L’Europa è una delle grandi democrazie mondiali con 450 milioni di abitanti, più di quelli degli Usa. Siamo forti se restiamo uniti e difendiamo le nostre infrastrutture, la nostra industria e le nostre leggi“.