AFFAIRE TELEFONICA

Golden power in Cdm, rete Telecom “sotto protezione’

I tre provvedimenti danno al governo il diritto di esercitare poteri speciali sull’infrastruttura di Tlc

Pubblicato il 09 Ott 2013

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Arriva in consiglio dei ministri l’atteso decreto per l’estensione anche alle tlc (quindi ovviamente a Telecom Italia) della golden share riveduta e corretta e ribattezzata “golden power”. In base alla legge 56/12, il governo può intervenire mediante il “golden power” nei settori della difesa da un lato, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni dall’altro, indipendentemente dalla partecipazione o meno nelle imprese.

In realtà i provvedimenti sono tre: il primo Dpr individua le “attività di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni”, il secondo individua le “procedure per l’attivazione dei poteri speciali nei settori della difesa e sicurezza nazionale (anche in questo provvedimento, secondo bozze circolate nei giorni scorsi sono contenuti vincoli sulla rete di Telecom). Il terzo Dpr individua le “procedure di attivazione dei poteri speciali nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni”.

Lo scorso quattro ottobre – come scritto dal Corriere delle Comunicazioni – il premier Enrico Letta aveva firmato il documento preparatorio a questi due interventi.

Quando il sistema sarà operativo, il governo potrà insomma chiedere a Telco il piano industriale sottostante l’operazione e, qualora lo ritenesse non idoneo a tutelare “gli interessi pubblici relativi alla sicurezza e al funzionamento delle reti e degli impianti e alla continuità degli approvvigionamenti” potrebbe chiederne una modifica. La legge prevede tempi brevi sia per la notifica delle operazioni (10 giorni) che per le decisioni del governo. Le stesse norme si applicheranno anche alle reti energetiche (gas ed elettricità) e a porti, aeroporti e rete ferroviaria. Il Cdm è previsto per le 18.00.

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