Il tasso di adozione del 5G in Europa salirà all’80% entro il 2030, con una conseguente espansione dell’economia continentale pari a 164 miliardi di euro. Questo a patto che ci siano riforme in grado di garantire investimenti di rete critici. Dei 164 miliardi di euro che il 5G aggiungerà all’economia europea nel prossimo quinquennio, il 34% dovrebbe provenire dal settore manifatturiero, seguito dalla pubblica amministrazione (19%) e dai servizi (12%).
Parliamo del resto di un settore che nel corso del 2023 ha generato 1.100 miliardi di euro di valore economico aggiuntivo, rappresentando il 5% del Pil europeo. L’ecosistema della telefonia mobile sostiene più di 3 milioni di posti di lavoro in tutta Europa, di cui 2 milioni direttamente impiegati e circa 1,4 milioni in altri settori.
Il nuovo rapporto Gsma
A snocciolare questi dati è Gsma, che nell’ultima edizione del rapporto Mobile Economy Europe (qui la versione completa) evidenzia come il 5G diventerà la tecnologia mobile dominante nell’area entro il 2026, anche se rappresenta già la maggior parte delle connessioni in Germania e Svizzera, con Danimarca, Finlandia, Norvegia e Regno Unito che hanno superato il 40% di tasso d’adozione. In effetti la tecnologia è alla base del 30% delle connessioni mobili in Europa censite alla fine del 2024 – pari a 200 milioni di connessioni – contro una media globale del 24%.
Tuttavia l’Europa continua a rimanere indietro rispetto ad altre regioni avanzate, come il Nord America, l’Asia orientale e gli Stati del Consiglio di Cooperazione del Golfo, dove molti operatori stanno ora spostando la loro attenzione sulla prossima generazione di reti. Questo implica, secondo Gsma, urgenti riforme politiche per guidare un cambiamento di passo nell’accesso agli investimenti in tutto il continente per mantenerlo competitivo a livello globale.
Massimizzare il potenziale del 5G e riformare il mercato
Un’area promettente per l’Europa è quella delle tecnologie 5G avanzate, come il 5G Standalone (Sa) e il 5G-Advanced, che stanno guadagnando terreno e contribuiranno a sbloccare nuovi casi d’uso e opportunità di monetizzazione.
Gli operatori europei stanno già iniziando a distribuire il 5G Sa, che non si basa sull’Lte (Long Term Evolution) per funzionare, offrendo opportunità per nuove applicazioni come il network slicing. A settembre 2024, 18 operatori europei avevano lanciato servizi 5G Sa, tra cui Ee nel Regno Unito e Free in Francia. Inoltre, il 5G-Advanced è destinato a fornire nuove soluzioni per le imprese, consentendo servizi uplink e multicast a una latenza maggiore, aumentando la precisione per le applicazioni di realtà estesa e migliorando l’affidabilità dell’intelligenza artificiale.
Tuttavia, a meno che non vengano risolte le principali sfide normative che limitano la capacità di investimento nel settore europeo, l’adozione di queste tecnologie in Europa avanzerà a rilento. L’infrastruttura digitale sarà fondamentale per aiutare l’Europa a sostenere la competitività globale, ponendo le basi per le tecnologie avanzate, ma anche sostenendo l’aumento previsto di tre volte del traffico di dati mobili entro il 2030.
“L’Europa si trova a un bivio nello sviluppo dell’infrastruttura digitale di cui le imprese e i cittadini avranno bisogno per avere successo. È preoccupante vedere che l’Europa è sempre più indietro rispetto agli altri grandi mercati del mondo”, commenta John Giusti, chief regulatory officer della Gsma. “L’industria della telefonia mobile apporta più di mille miliardi di euro all’economia europea e milioni di posti di lavoro, e il suo ruolo di fattore chiave per il commercio, la logistica e l’innovazione deve essere privilegiato e rafforzato. È necessaria un’azione urgente da parte della Commissione europea e delle altre autorità dell’Unione europea per realizzare le riforme politiche di cui l’economia digitale europea ha bisogno per sostenere un’innovazione di rete forte e sostenuta e per ristabilire una posizione di leadership nel mercato tecnologico globale entro il 2030”.
Sostenere la competitività globale dell’Europa
Affrontare le esigenze dell’Europa in materia di infrastrutture digitali è un primo passo importante per rivitalizzare il settore europeo delle telecomunicazioni come motore di competitività e prosperità. I benefici di maggiori investimenti non si limiteranno ai settori delle telecomunicazioni e della tecnologia, ma si faranno sentire in tutti gli altri settori.
A tal fine, il rapporto raccomanda alcune iniziative per aiutare i responsabili politici della Commissione europea a costruire un ecosistema competitivo, sicuro e sostenibile. Tra queste vi sono: il complemento del mercato unico digitale per consentire all’industria della telefonia mobile di sviluppare e distribuire servizi su base transfrontaliera o paneuropea; l’attuazione di misure aggiuntive per garantire l’equità nella catena del valore di Internet; l’avvio di una revisione del regolamento Ue sulle fusioni e adottare una visione più a lungo termine degli effetti sugli investimenti e sull’innovazione; la promozione di un approccio favorevole agli investimenti e più prevedibile alla politica dell’UE in materia di spettro radio; il sostegno agli sforzi di sostenibilità degli operatori mobili.
Le telco europee e l’AI
Il rapporto dedica infine spazio anche allo sviluppo delle soluzioni di intelligenza artificiale da parte degli operatori europei, che sono giudicati nel complesso all’avanguardia nello sviluppo dell’AI e dell’AI generativa, con oltre un terzo (36%) che ha ampiamente implementato la GenAI in diverse aree aziendali. Gsma mette in evidenza le recenti applicazioni che riguardano l’ottimizzazione della rete, il potenziamento della sicurezza e il miglioramento del servizio clienti da parte di operatori europei come Deutsche Telekom, Ee, Orange e Vodafone.
Gli operatori europei stanno sempre più stringendo partnership regionali e globali per rafforzare le loro capacità di GenAI e aprire la strada a nuovi modelli di business e flussi di ricavi. Ad esempio, Vodafone ha recentemente concordato una partnership strategica decennale con Microsoft per migliorare il servizio clienti e la trasformazione digitale attraverso l’AI. Nel frattempo, Deutsche Telekom sta collaborando con partner multinazionali per migliorare i modelli linguistici di grandi dimensioni specifici per le telecomunicazioni.
Per promuovere l’AI responsabile, gli operatori stanno anche dando priorità alle pratiche etiche per garantire l’equità, proteggere gli utenti e ridurre le disuguaglianze; l’AI Act, entrato in vigore lo scorso agosto, stabilisce standard normativi per l’AI responsabile, mentre la Gsma Responsible AI Maturity Roadmap offre un quadro per l’uso etico e sostenibile della tecnologia.