Il digital divide esiste anche per il mondo dell’impresa: solo il 49% delle Pmi ha accesso a una rete Ftth, a fronte di un livello di copertura delle famiglie del 59,6%.
È quanto emerge dall’indagine condotta dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e dall’Osservatorio Innovazione Digitale nelle Pmi della School of Management del Politecnico di Milano, con l’obiettivo di fornire informazioni e criteri per una migliore e più efficace copertura digitale nelle Pmi.
Una situazione “a macchia di leopardo”
Sotto il profilo quantitativo, l’analisi della copertura Ftth per singole regioni ha restituito una fotografia “a macchia di leopardo”, con poche regioni che garantiscono una copertura capillare della rete Ftth, distribuite al Nord, Centro e Sud Italia, e tutte le altre (13 su 20) in cui la percentuale di imprese che non ha accesso a una velocità di connessione superiore a 30 Mbit/s è superiore alla media nazionale.
Tra le regioni meglio connesse figurano Lombardia, Lazio, Campania, Liguria e Molise. Il Veneto e l’Emilia-Romagna in cui operano, rispettivamente, l’11 e il 9% delle PMI italiane, mostrano una situazione da migliorare con riguardo alla connettività. Tra le città, Prato è in cima alla classifica, con l’82% di Pmi raggiunte da connessione Ftth, seguita da Milano (76%) e Trieste (73%). Tra le prime dieci province figurano anche Palermo e Cagliari, nonché Roma e Napoli. A far registrare il risultato peggiore è Bolzano (46%).
Agricoltura fra i settori più penalizzati
A pagare il prezzo di una scarsa connettività sono soprattutto il settore dell’agricoltura e quello delle attività estrattive, mentre il comparto dei servizi finanziari, Ict e professionali risulta avere la copertura Ftth più elevata (68% di PMI raggiunte da connessione Ftth e 7% con velocità massima di connessione inferiore a 30 Mbit/s). La manifattura presenta margini di miglioramento, con solo il 40% delle imprese raggiunto da connessione Ftth e numerose aziende con una copertura scarsa.