IL PROGETTO

Reti sottomarine, si rafforza il ruolo di Roma come hub del Mediterraneo



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Via alla posa del cavo in fibra di Unitirreno a Fiumicino. L’infrastruttura collegherà la Sicilia (Mazara del Vallo) alla Liguria (Genova) passando per Roma-Fiumicino e Olbia, rafforzando il ruolo centrale dell’Italia nel panorama digitale internazionale

Pubblicato il 3 feb 2025



Unitirreno3

Si rafforza il ruolo di Roma come hub digitale del Mediterraneo. A Fiumicino si è infatti svolta la posa del cavo dell’infrastruttura sottomarina strategica di Unitirreno, joint venture istituita da Unidata e Fondo Infrastrutture per la Crescita Esg (Ipc) gestito da Azimut Libera Impresa Sgr. L’infrastruttura digitale collegherà la Sicilia (Mazara del Vallo) alla Liguria (Genova), passando per Roma-Fiumicino e Olbia, rafforzando il ruolo centrale dell’Italia nel panorama digitale internazionale.

“Il progetto rappresenta una vera e propria opportunità di crescita per il nostro territorio – ha dichiarato il sindaco di Fiumicino Mario Baccini -. Fiumicino si conferma come un punto strategico di connettività internazionale, un nodo centrale nel panorama delle telecomunicazioni globali. Siamo orgogliosi di essere al centro di questa grande trasformazione a favore dell’innovazione e della sostenibilità. Con l’arrivo del sistema digitale avanzato, la nostra città si prepara ad un futuro sempre più connesso”.

Verso nuove opportunità di sviluppo economico e tecnologico

Progetto ambizioso nell’ottica europea e mediterranea, Unitirreno rappresenta il primo sistema Open Cable a 24 coppie di fibre ottiche nel Mediterraneo, che si estenderà per 1.030 chilometri. Una tecnologia avanzata, moderna e sicura, che garantirà prestazioni altamente performanti, che potranno abilitare opportunità di sviluppo economico e tecnologico e rendere le aree interessate dal progetto sempre più attrattive per gli investitori.

“Con il sistema Unitirreno poniamo solide basi per un futuro digitale sostenibile, rafforzando il ruolo dell’Italia come hub centrale per le telecomunicazioni nel Mediterraneo – ha dichiarato Renato Brunetti, Amministratore Delegato di Unidata e Unitirreno – Come Unidata, azienda nata più di trent’anni fa in Italia, a Roma, e tutt’oggi a controllo italiano, siamo fieri di portare avanti la nostra missione di innovazione e sviluppo tecnologico, che ci vede protagonisti da anni nel settore delle telecomunicazioni e dell’Ict. Questo progetto è una dimostrazione del nostro impegno costante nel fornire soluzioni all’avanguardia e promuovere il progresso digitale del nostro Paese”.

“Grazie a tecnologie avanzate, l’infrastruttura di Unitirreno sarà in grado di garantire collegamenti sicuri a grandi profondità, rafforzando l’interconnessione digitale dell’Italia – ha commentato Andrea Cornetti, Presidente di Unitirreno e Amministratore delegato RE e Infrastrutture di Azimut Libera Impresa Sgr – Con questo progetto sosteniamo la transizione del Paese verso un ecosistema digitale più sostenibile in linea con gli obiettivi del fondo Infrastrutture per la Crescita-Esg per un futuro più resiliente, verde e connesso”.

Progetto strategico per l’Italia e l’Europa

Il sistema Unitirreno mira a collegare il nord e il sud dell’Italia, offrendo un’alternativa innovativa ai tradizionali percorsi di transito dati attraverso Marsiglia. Oltre a soddisfare le esigenze nazionali, il progetto si candida a diventare un corridoio digitale tra Europa e Africa, rispondendo alla crescente domanda di connessioni anche del continente africano.

In un contesto geopolitico sempre più complesso, questa infrastruttura segna una svolta fondamentale per consolidare l’Italia come hub strategico per le telecomunicazioni nel Mediterraneo, rafforzando la posizione del Paese nelle dinamiche digitali internazionali. Questo investimento non solo rafforza la capacità innovativa italiana, ma contribuisce a costruire un futuro sempre più connesso, resiliente e competitivo.

Roma-Fiumicino: porta digitale del Mediterraneo

Con la designazione di Fiumicino come una delle landing stations del sistema, l’area romana si prepara a diventare un punto nevralgico per il transito di dati tra Europa, Africa e Vicino Oriente. La città si candida a diventare l’hub “capitale” per i data center del bacino del Mediterraneo, con un impatto diretto sullo sviluppo delle interconnessioni digitali globali. Questa evoluzione potrà favorire nuovi investimenti in data center, cloud e servizi IT, creando nuove opportunità occupazionali e un ambiente sempre più orientato alla trasformazione digitale.

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