I pagamenti elettronici saranno la leva fondamentale per innovare la PA. Intervistato da Il Mondo, il dg dell’Agenzia per l’Italia digitale, Agostino Ragosa, spiega come, partendo dal recente accordo tra Agid e Cbi, sull’aggiornamento e manuntenzione della piattaforma. “L’accordo con Cbi – sottolinea Ragosa – consente alle banche aderenti al consorzio di connettersi al nodo dei pagamenti Spc, rendendo disponibili diverse modalità di pagamento elettronico”.
“Il lavoro di coinvolgimento delle PA stra producendo consensi e il piano di adesioni è postivo. Il sistema è a regime già nel settore Giustizia”.
Secondo Ragosa il gap che soffre l’Italia sul settore e-payment dipende da carenze culturali ma soprattutto strutturali. In questo senso “il lavoro di supporto alle PA per la realizzazione del Sistema dei pagamenti – spiega – apporta un importante contributo per la risoluzione di una disomogeneità e mira garantire interoperabilità con elevati standard di sicurezza”. A garanzia dell’efficienza che la PA si impegna a dare a cittadini e imprese.
In questo contesto sarà importante anche il ruolo che potrà svolgere il documento digitale dato che “aumenterà l’affidabilità del sistema dei pagamenti, grazie alla semplificazione delle procedure di identificazione”.
Infine il dg ricorda l’impegno del governo sulle tre priorità strategiche identificate da mister Agenda digitale, Francesco Caio. “Anagrafe unica, identità digitale e fatturazione elettronica saranno i nostri prossimi obiettivi”, insieme al lavoro di razionalizzazione e consolidamento dei data center. “Entro l’anno presenteremo un piano ad hoc”.