Lo sviluppo di infrastrutture digitali, e dell’intelligenza artificiale, è fondamentale per accelerare lo sviluppo tecnologico dell’Italia e dell’Europa e, in questo contesto, la collaborazione tra imprese italiane e spagnole può rappresentare un valore aggiunto. Lo ha affermato Federico Protto, presidente e amministratore delegato di Cellnex Italia, che ha partecipato all’incontro istituzionale tenutosi presso la residenza capitolina dell’Ambasciatore di Spagna in Italia e San Marino, D. Miguel Ángel Fernández-Palacios. L’evento ha visto la presenza di numerose aziende aderenti a Confindustria; era presente anche il Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini.
“La collaborazione tra le aziende italiane e quelle spagnole è fondamentale”, ha dichiarato Protto, “e questo incontro ha rappresentato un’importante occasione per confrontarci su alcune tematiche critiche per entrambe i paesi come, ad esempio, il futuro delle infrastrutture di connettività e le sfide che ci attendono. Abbiamo evidenziato come, per esempio, un’infrastruttura di connettività solida e avanzata sia necessaria per rispondere alle crescenti esigenze del settore dei trasporti, dalle ferrovie alle autostrade fino ai porti. Lo sviluppo di infrastrutture digitali, e dell’intelligenza artificiale, è infatti oggi più che mai fondamentale per accelerare lo sviluppo tecnologico dell’Italia e dell’Europa”.
Connettività, il valore dell’asse Italia-Spagna
L’incontro istituzionale si inserisce nel contesto del Gruppo di lavoro innovazione e digitale, istituito dalla Camera di Commercio di Spagna, a cui hanno già aderito 19 aziende associate, tra cui Cellnex. L’obiettivo del Gdl è quello di creare un posizionamento strategico su tematiche critiche condivise tra aziende operanti in Italia e in Spagna, due mercati che presentano similitudini significative nel settore digitale e delle infrastrutture di telecomunicazioni.
“La creazione di un dialogo strategico tra imprese italiane e spagnole su questi temi è essenziale”, ha dichiarato Protto. “Considerato l’alto livello delle aziende partecipanti al Gdl, sono certo che il contributo di questo tavolo di lavoro rappresenterà un valore aggiunto per le relazioni bilaterali tra Spagna e Italia, sia dal punto di vista industriale che politico”.
Cellnex, il nuovo programma di buyback
Cellnex è il più grande operatore europeo di torri e infrastrutture di telecomunicazione, che consente agli operatori di accedere a un’ampia rete di infrastrutture di telecomunicazione su base condivisa. L’azienda gestisce un portafoglio di oltre 130.000 siti, comprese le previsioni di installazione fino al 2030, in 10 Paesi europei, con una presenza significativa in Spagna, Francia, Regno Unito, Italia e Polonia. A fine settembre 2024, Cellnex aveva un totale di 113.741 siti operativi, con 22.586 siti in Italia, il secondo Paese per numero di siti dopo la Francia.
Lo scorso mese l’azienda ha approvato il lancio di un programma di riacquisto di azioni per un massimo di 800 milioni di euro dopo il completamento della vendita delle attività di Cellnex in Irlanda, previsto per il primo trimestre di quest’anno. Il numero massimo di azioni che potranno essere acquistate dipenderà dal prezzo medio di acquisto, che con l’attuale prezzo di mercato rappresenterebbe circa 28 milioni di azioni. Il programma di riacquisto dovrebbe concludersi entro il dicembre 2025, o quando saranno state acquistate azioni fino all’importo monetario massimo indicato prima di tale data. Il programma di riacquisto è gestito da Citigroup Global Markets Europe e Goldman Sachs Bank Europe, che acquisteranno le azioni in nome e per conto della società e prenderanno tutte le decisioni di acquisto delle azioni indipendentemente dalla società.
Il Consiglio di amministrazione di Cellnex ha anche approvato un aumento dell’importo dell’accordo di equity swap annunciato nel novembre 2023 da 150 milioni di euro a un massimo di 550 milioni di euro. Ai prezzi di mercato attuali, ciò equivale a circa 19,2 milioni di azioni, pari al 2,7% del capitale sociale totale. È stata anche prorogata la scadenza dello stesso contratto di swap finanziario da maggio 2025 a giugno 2026 per beneficiare dell’attuale prezzo di mercato delle azioni della società e coprire l’esposizione della società al programma di riacquisto di azioni, nonché ai vari strumenti di diluizione che fanno parte della sua struttura di capitale (ad esempio, obbligazioni convertibili, Ltip, ecc.).