Il giro d’affari globale legato ai componenti in fibra ottica dovrebbe passare dai 36,69 miliardi di dollari registrati nel 2025 ai 58,65 miliardi stimati per il 2030, con un tasso di crescita medio, nel corso del quinquennio, pari al 9,8%. A dirlo è uno studio pubblicato da MarketsandMarkets, secondo il quale le dinamiche di mercato saranno determinate soprattutto dalla nuova priorità delle big tech: collegare i data center ai point of presence (Pop).
Tecnologie per la fibra ottica, big tech pigliatutto
Con l’aumento del numero di utenti di Internet, la larghezza di banda per unità è in crescita e, di conseguenza, cresce di conseguenza la domanda di comunicazioni nelle reti metropolitane e centrali. D’altra parte, la domanda è costituita soprattutto da una manciata di grandi fornitori di contenuti e di servizi cloud, come Google, Facebook, Amazon e Microsoft. Nel 2030, queste aziende saranno gli utenti dominanti della larghezza di banda internazionale, con due terzi della capacità internazionale utilizzata. La loro priorità assoluta nella pianificazione delle reti internazionali è quindi, come detto, il collegamento dei loro centri dati e dei principali punti di interconnessione. Per questo motivo, tenderanno a utilizzare un’enorme capacità sulle rotte principali, mentre si concentreranno molto meno di quanto facciano i vettori tradizionali sulle rotte secondarie a lungo raggio.
Con l’avvento di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e il 5G, d’altra parte, aumenta anche la richiesta di una maggiore larghezza di banda, necessaria per le applicazioni dei data center. Un fattore che si aggiunge all’esplosione dei contenuti video online, all’aumento degli utenti di Internet mobile e alla proliferazione dei dispositivi connessi.
Il peso del Nord America nello scacchiere internazionale
Non stupisce dunque che nello studio il Nord America sia emerso come un importante hub per i data center e il cloud computing: è lì che hanno sede i centri di ricerca e sviluppo delle big tech. La concentrazione di giganti tecnologici ha contribuito in modo significativo alla crescita del mercato dei data center, che a sua volta ha avuto un impatto positivo sul settore dei componenti in fibra ottica.
L’exploit dei sensori per il rilevamento distribuito
In termini di applicazioni, MarketsandMarkets prevede che saranno le componenti per il rilevamento distribuito a crescere più rapidamente nei prossimi cinque anni. I sensori in fibra ottica distribuiti sono utilizzati per ottenere la misurazione in tempo reale di parametri fisici, come temperatura, vibrazioni o deformazioni. Gli input vengono registrati lungo la lunghezza del cavo ottico, che funziona in modo affidabile anche in ambienti difficili. Alcuni settori industriali, come quello petrolifero e del gas, dell’energia e delle utility, della sicurezza e dell’ingegneria civile, utilizzano i cavi in fibra ottica come sensori per il monitoraggio immuni a qualsiasi tipo di interferenza elettromagnetica. Le applicazioni di rilevamento possono coprire una distanza di oltre 100 km, inviando notifiche di allarme in caso di discrepanze nei dati, che spesso rappresentano segnali di possibili incidenti.