Nel 2025 saranno più di un miliardo e mezzo gli utenti, tra gli abbonati ai servizi di telefonia mobile, che su scala globale utilizzeranno il carrier billing per acquistare contenuti digitali, beni fisici o ticket digitali per eventi o servizi. A evidenziarlo è un recente report pubblicato da Juniper Research, “Global carrier billing market 2024-2029”, secondo cui per trarre il massimo vantaggio da questo fenomeno gli operatori dovranno “massimizzare l’attrattiva e il valore dell’opportunità del carrier billing per gli esercenti, posizionando le loro reti come canali di distribuzione piuttosto che come semplici facilitatori di pagamento”.
La diffusione del carrier billing
Uno dei fattori cruciali che hanno consentito lo sviluppo del carrier billing, ovvero il sistema che consente agli utenti di effettuare pagamenti addebitandoli sulla bolletta telefonica, è secondo l’analisi di Juniper Research l’adozione di una nuova interfaccia di programmazione delle applicazioni, “Check Out”, realizzata attraverso il progetto Camara, un framework open-source che standardizza le Api per le reti tlc.
“Sebbene questo sia stato fondamentale per aumentare l’accesso degli abbonati alla fatturazione del vettore” spiega la ricerca, l’implementazione di questa Api da sola non sarà sufficiente a trarre il massimo vantaggio di business di un comparto destinato a crescere da un fatturato di 83 miliardi di dollari previsto per il 2025 ai più di 130 miliardi di dollari del 2029.
Le reti diventano canali di distribuzione
La mossa decisiva per farsi trovare pronti a questa opportunità di mercato, secondo Juniper Research, è la trasformazione delle reti di telecomunicazione in canali di distribuzione, “consentendo agli utenti di acquistare abbonamenti digitali attraverso la piattaforma dell’operatore rivolta ai consumatori”.
A differenza del bundling tradizionale, spiega il report, questa strategia si basa sull’integrazione dei servizi di gestione dei contenuti, consentendo agli operatori di avere un rapporto di fatturazione diretta con gli abbonati per i contenuti digitali, grazie anche ad “accordi di condivisione dei ricavi con i fornitori di servizi digitali per sfruttare l’ampia base di utenti”.
Cos’è il carrier billing
Noto anche come “pagamento tramite operatore”, il carrier billing è una forma di pagamento che permette agli utenti di acquistare beni e servizi digitali addebitandone il costo sul proprio conto telefonico o scalando il credito disponibile sulla Sim. SI tratta di una modalità di pagamento che si è diffusa in modo sensibile dopo l’avvento degli smartphone, con la crescente richiesta di contenuti digitali, come app, giochi, musica, video e servizi di streaming.
Come funziona il carrier billing
In sostanza, il carrier billing prevede che l’utente, navigando su un’app o un sito web, una volta selezionato il prodotto o il servizio digitale che desidera acquistare, al momento del checkout possa scegliere di pagare addebitando il costo sulla propria bolletta telefonica, quindi senza inserire i dati bancari o quelli della carta di credito, con un aumento della sicurezza percepita. A conclusione l’operatore invierà un messaggio di conferma all’utente per autenticare l’acquisto.
I vantaggi del carrier billing
Tra i principali vantaggi di questa modalità di pagamento c’è il fatto che sia accessibile anche agli utenti che non hanno una carta di credito o un conto bancario, e che non richiede l’inserimento di informazioni sensibili o complesse, semplificando il processo d’acquisto e riducendo il rischio di frodi online.
Oltre che per l’acquisto di beni, il carrier billing si sta facendo strada anche nel campo dei servizi. E’ utilizzato, ad esempio, per acquistare biglietti nel campo dei trasporti o per effettuare donazioni verso enti di beneficenza. Inoltre, con lo sviluppo delle reti mobili 5G, potrà vedere un ulteriore sviluppo grazie all’integrazione, ad esempio, con l’Internet of Things, come nel caso, soltanto per fare un esempio, dei pagamenti delle tariffe autostradali.