Cisco sposta verso l’alto l’asticella delle previsioni sul fatturato annuale, scommettendo su una maggiore domanda per le sue apparecchiature di rete cloud e soprattutto sul boom dell’intelligenza artificiale.
I risultati del secondo trimestre
L’ottimismo del gruppo deriva anche dagli ultimi risultati trimestrali: nel secondo quarter dell’esercizio in corso, terminato il 25 gennaio 2025, il colosso tecnologico ha infatti ha registrato performance oltre le attese: un fatturato di 14 miliardi di dollari, un utile netto Gaap di 2,4 miliardi di dollari, pari a 0,61 dollari per azione, e un utile netto non Gaap di 3,8 miliardi di dollari, pari a 0,94 dollari per azione.
Gli ordini di prodotti sono aumentati del 29% rispetto all’anno precedente, e quelli relativi alle infrastrutture AI valgono oltre 350 milioni di dollari, contribuendo a portare il totale per il primo semestre del 2025 a circa 700 milioni di dollari.
Sulla base di questi risultati, Cisco ha aumentato il dividendo trimestrale, pari a 0,41 dollari per azione ordinaria, con un aumento di 1 centesimo o del 3% rispetto al dividendo del trimestre precedente, che sarà pagato il 23 aprile 2025 a tutti gli azionisti registrati alla chiusura delle attività del 3 aprile 2025.
Il consiglio di amministrazione di Cisco ha inoltre approvato un aumento di 15 miliardi di dollari dell’autorizzazione al programma di riacquisto di azioni. Il programma di riacquisto di azioni non ha una data di scadenza fissa. L’importo residuo autorizzato per il riacquisto di azioni, inclusa l’autorizzazione aggiuntiva, è di circa 17 miliardi di dollari.
La strategia fondata sull’AI
Cisco si muove in un contesto in cui le imprese stanno investendo pesantemente per costruire le proprie infrastrutture di intelligenza artificiale. Il che ha incrementato la domanda di data center, che utilizzano i prodotti di Cisco come gli switch ethernet e i router.
D’altra parte quella di Cisco è una vera e propria strategia: la società ha stretto una partnership con la francese Mistral AI per il lancio congiunto di un agente per l’automazione delle attività e la semplificazione del flusso di lavoro. A gennaio è stato invece lanciato Cisco AI Defense per proteggere le imprese dall’uso improprio degli strumenti di AI.
“Gli ottimi risultati trimestrali di Cisco sono stati determinati dall’accelerazione della domanda di tecnologia da parte dei clienti”, conferma Chuck Robbins, presidente e ceo di Cisco. “Con la crescente pervasività dell’AI, siamo ben posizionati per aiutare i nostri clienti a scalare la loro infrastruttura di rete, ad aumentare i requisiti di capacità dei dati e ad adottare la migliore sicurezza dell’I”.
L’azienda prevede per il terzo trimestre un fatturato compreso tra 13,9 e 14,1 miliardi di dollari, rispetto alle stime di 13,87 miliardi di dollari. I ricavi dell’anno fiscale 2025 saranno invece compresi tra 56 e 56,5 miliardi di dollari, rispetto ai 55,3-56,3 miliardi di dollari stimati in precedenza. Gli analisti scommettono invece su un valore di 55,99 miliardi di dollari.
“Le solide previsioni di Cisco dovrebbero risollevare il prezzo delle azioni e dare una spinta alle aziende di AI e di tecnologia in generale”, commenta Michael Ashley Schulman, chief investment officer di Running Point Capital. “I clienti aziendali stanno aggiornando le loro reti per supportare le iniziative di AI, compensando la riduzione della spesa del governo federale in seguito al cambio di amministrazione; questo spostamento del mix di clienti ha contribuito a mantenere lo slancio nonostante i ritardi dei progetti di Washington”.