BANDA ULTRALARGA

Reti fisse, via alla nuova mappatura nazionale Infratel



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Pubblicato l’avviso, fissata al 7 aprile la deadline per gli operatori. Si punta a mettere a disposizione di tutti gli stakeholder un database relativo all’intero territorio nazionale, che consentirà di individuare gli interventi pubblici e privati da realizzare entro il 31 dicembre 2028

Pubblicato il 19 feb 2025



digital, connettività, Internet, banda ultralarga, bul

Al via la nuova mappatura delle reti fisse in banda ultralarga: Infratel Italia ha pubblicato sul suo sito, nella sezione dedicata alle Consultazioni, l’avviso relativo alla procedura 2025.

Gli operatori interessati dovranno seguire tutte le indicazioni contenute nell’avviso e riportato nella sezione ‘Consultazioni’ del sito istituzionale di Infratel. Il termine per la presentazione dei dati è fissato al 7 aprile 2025.

Infratel, al via la mappatura delle reti fisse 2025

Infratel, su incarico del Governo – si legge sul sito -, svilupperà l’attività di aggiornamento della mappatura della copertura del territorio nazionale con reti fisse a banda ultralarga in linea con quanto previsto dagli Orientamenti in materia di aiuti di Stato a favore delle reti a banda larga adottati dalla Commissione europea (pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, 2023/C 36/01) e in conformità con quanto disposto dalla Decisione della Commissione europea “State Aid SA.63170 (2021/N) – RRF – Italy – Plan 1 Gbps.

In base agli esiti della mappatura, ai sensi del comma 4 dell’art.22 del Codice delle Comunicazioni, potranno essere definiti eventuali ulteriori interventi pubblici, come previsto nella “Strategia Italiana per la banda ultralarga 2023-2026”, approvata dal Comitato Interministeriale per la transizione digitale (“Citd”) il 6 luglio 2023, in linea con gli obiettivi stabiliti dalla Commissione europea nella Comunicazione sulla “Gigabit Society” e nella più recente “2030 Digital compass”.

Un database degli interventi per la banda ultralarga

La mappatura riguarda tutte le aree del Paese con lo scopo di verificare: il mantenimento degli impegni di copertura assunti dagli operatori che hanno risposto all’avviso relativo alla mappatura svolta nel 2021 e alla mappatura relativa ai civici di prossimità, svolta nel secondo semestre 2024; ottenere l’evidenza di nuovi interventi attuati o pianificati a partire dall’anno 2025 e fino al 31 dicembre 2028; effettuare una mappatura particolareggiata delle reti fisse Nga (Next generation access) e Vhcn (Very high capacity network).

La mappatura consentirà di definire, per ogni indirizzo civico, anche lo stato degli investimenti effettuati nell’ambito dei Piani pubblici attualmente in essere. Agli operatori è quindi richiesto di fornire le informazioni relative ai loro investimenti pubblici e privati.

Mediante l’elaborazione delle informazioni raccolte nell’ambito della consultazione, sarà possibile mettere a disposizione di tutti gli stakeholder un database relativo all’intero territorio nazionale, che consentirà di rappresentare gli interventi pubblici e privati a favore dello sviluppo della banda ultralarga in Italia entro il 31 dicembre 2028.

Operatori Tlc: la documentazione da fornire

I piani di investimento privati dichiarati dagli operatori dovranno essere completamente finanziati e deliberati dai competenti organi di indirizzo e gestione delle imprese. In particolare, dovrà essere fornita la seguente documentazione:

piano di realizzazione di rete complessivo con il dettaglio degli investimenti nel periodo di riferimento della nuova mappatura, che includa per ogni fase di attuazione le date di inizio e di completamento e gli elementi che ne evidenzino la concreta attuabilità, suddiviso negli anni per macro-categorie e relativi finanziamenti, approvati dagli organi competenti;

documento che fornisca evidenza della coerenza del piano di copertura, oggetto della nuova mappatura, con il piano complessivo dell’azienda;

dichiarazione di impegnarsi a rispettare i tempi dichiarati nei piani copertura dei Civici indicati e di avere la capacità tecnica ed economica per l’attuazione degli stessi piani;

architettura e struttura della rete sul territorio (numero siti, dislocazione territoriale, tipologia link di backhaul, apparati di trasporto, Pop e relativo posizionamento), apparati e tecnologie previste;

dimensionamento dei siti radio (con evidenza dei metodi e parametri utilizzati per le simulazioni radioelettriche) in termini di numero medio di utenti per sito e per antenna, coerente con quanto fornito nei questionari compilati per civico e dimensionamento della banda, della rete dati e di trasporto.

Lo stato di avanzamento dei piani

Al fine di minimizzare il rischio che una semplice “manifestazione di interesse” da parte di un operatore possa ritardare o impedire la fornitura di servizi a banda ultralarga nell’area interessata, l’operatore che risponde alla mappatura si impegna a trasmettere a Infratel Italia l’aggiornamento sullo stato di avanzamento dei piani dichiarati entro tre mesi dalle seguenti scadenze: 31 dicembre 2025 – 31 dicembre 2026 – 31 dicembre 2027 – 31 dicembre 2028.

Resta la facoltà di Infratel Italia di procedere comunque a verifiche e richieste di informazioni nel corso dell’intero periodo di riferimento.

Nel caso in cui l’operatore non attui il piano dichiarato o non fornisca gli aggiornamenti, Infratel Italia, d’intesa con le amministrazioni competenti, potrà procedere con l’ampliamento del piano di intervento pubblico anche in quelle aree, in conformità con gli Orientamenti Ue e senza pregiudicare l’applicazione delle norme relative agli aiuti di Stato, e darà comunicazione dell’inadempimento dell’operatore sul proprio sito istituzionale.

Infratel valuterà le dichiarazioni, i successivi aggiornamenti e le azioni degli operatori, anche al fine di trasmetterle alle Autorità competenti, anche per segnalare, ai sensi della normativa e della disciplina di settore, condotte quali la fornitura di informazioni fuorvianti, errate o incomplete nel contesto della procedura di mappatura e l’attuazione di interventi in difformità alle dichiarazioni contenute nei piani dichiarati senza fornire una giustificazione oggettiva per le intervenute variazioni (es. omettere di compiere gli interventi previsti nei piani dichiarati).

Le condotte degli operatori difformi dai piani su cui si sono impegnati potranno essere segnalate da Infratel alle Autorità competenti ai sensi delle normative e discipline di settore, anche ai fini delle sanzioni previste dall’art. 30 del Codice delle Comunicazioni.

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