Due dei principali operatori di rete francesi – Bouygues Telecom e Free (gruppo Iliad) – diventeranno partner di Adana, la joint venture tra alcuni big del mondo telco ed Ericsson. In particolare, le due società si uniscono a Orange – partner fondatore di Aduna – per accelerare l’adozione e l’innovazione di interfacce di programmazione delle applicazioni (Api) di rete comuni da parte degli sviluppatori su scala globale. La partnership strategica, si legge in una nota di Ericsson, segna un passo importante per sbloccare nuove opportunità di innovazione digitale nei settori industriali in Francia e altrove.
Lanciata nel settembre 2024, Aduna combina e vende Api di rete a livello globale, con la visione che le nuove applicazioni funzioneranno ovunque e su qualsiasi rete, aprendo la strada agli sviluppatori per innovare molto più rapidamente e facilmente. Le Api di rete promettono di dare vita a inedite opportunità per il settore delle telecomunicazioni, con funzionalità di rete avanzate facilmente accessibili che consentiranno agli sviluppatori di creare nuovi casi d’uso in diversi settori.
“L’unione dei principali operatori di rete francesi con Aduna per il lancio delle Api di rete è un passo importante per sbloccare nuove opportunità di innovazione digitale in tutti i settori in Francia e altrove. Bouygues Telecom è orgogliosa di far parte di questo progetto insieme ad altri leader di mercato come Free e Orange, e crediamo che questa partnership strategica abbia un immenso potenziale per guidare la trasformazione digitale in Francia e all’estero”, ha commentato Chrystel Abadie Truchet, responsabile della strategia, della comunicazione e dello sviluppo di Bouygues Telecom.
Rui Frazao, cto di Free, ha aggiunto: “La partnership con Aduna è in linea con la strategia del Gruppo iliad di democratizzare e accelerare l’adozione delle Api 5G standalone e di rete rendendole accessibili agli sviluppatori e ai service provider di tutto il mondo”.
La vision di Ekholm
“Come fornitori, abbiamo costruito le capacità del 5G, ma non abbiamo creato la monetizzazione. Ora lo stiamo facendo. Formando una joint venture con alcuni dei principali operatori del mondo, stiamo creando un’offerta di Api di rete: è il primo passo da fare perché finché non c’è offerta non si può avere domanda”, ha commentato Börje Ekholm, presidente e ceo di Ericsson, intervenendo in occasione dell’apertura del Mobile World Congress, di scena in questi giorni a Barcellona
“Le reti ad alte prestazioni sono fondamentali, ha detto Ekholm precisando che per creare una perfetta integrazione tra le diverse tecnologie, connettività mobile inclusa, è necessario perseguire l’eccellenza in ogni componente: è per questo che le reti mobili del futuro devono essere programmabili e ad alte prestazioni, e dev’essere possibile esporre le loro funzionalità perché gli sviluppatori possano innovare. Senza la connettività, Cloud e AI non possono scalare“.
Il ceo sostiene che la connettività mobile si sta estendendo rispetto al tradizionale mercato consumer e diventerà un fattore chiave per la digitalizzazione. “Ma cosa intendiamo per alte prestazioni? Copertura superiore, velocità superiore, bassa latenza, efficienza energetica e costi molto contenuti. Ciò sarà sempre più importante con l’evoluzione delle applicazioni di intelligenza artificiale. Ancora più importante sarà la programmabilità. In passato abbiamo avuto una rete per le applicazioni consumer, un’altra per le applicazioni mission critical, un’altra nei contesti enterprise. Ogni applicazione aveva la propria rete: invece, in futuro la rete sarà la stessa. Ciò significa che dobbiamo gestire le reti in modo molto più flessibile e semplice. È qui che entra in gioco la programmabilità”.
I nuovi casi d’uso abilitati dall’uso delle Api di rete
Ekholm ha fatto anche riferimento ai recenti lanci e ampliamento dell’offerta Ericsson evidenziando come il gruppo stia continuando a investire in ricerca e sviluppo proprio per offrire la programmabilità e le capacità ad alte prestazioni necessarie per la prossima ondata della digitalizzazione, facendo poi un esempio di come gli operatori telco potrebbero beneficiare della connettività differenziata: “Quando sugli smart glass si usano applicazioni con realtà aumentata bisogna conoscere le caratteristiche della tecnologia e quali sono i livelli di servizio specifici di cui c’è bisogno. In questo caso, servono una latenza bassissima, capacità di inviare e ricevere dati molto elevate. Con la connettività differenziata, la capacità necessaria verrà comunicata alla rete e si creerà in modo dinamico una fetta di rete che possa erogarla. Il tutto sarà poi regolato in base ai livelli di servizi richiesti”. Ciò che permette di fare questo è per l’appunto una Api di rete. “Lo sviluppatore che lavora su un’applicazione Ar per gli smart glass, adesso può richiamare l’Api di rete, usarla nella sua applicazione e quindi portarla sul mercato”.
Ekholm ha infine accennato alla strategia e all’offerta enterprise di Ericsson, affermando che il Private 5G ha un ruolo chiave nella digitalizzazione dell’industria. Come esempio delle capacità trasformative della soluzione, il ceo ha ricordato la partnership recentemente annunciata con Jlr (precedentemente nota come Jaguar Land Rover) per la realizzazione di una rete privata nel suo impianto di Solihul, nel Regno Unito, Ekholm ha detto che si tratta di un esempio delle capacità di trasformazione di Ericsson Private 5G. “Ora è possibile realizzare casi d’uso per l’automazione, cosa che in passato non si poteva fare con la connettività fissa. La connettività wireless è necessaria perché ha molta più flessibilità. Al Mobile World Congress abbiamo portato anche un caso d’uso che riguarda l’impiego di reti 5G private per le azioni di soccorso”.