lo scenario

Costruire, acquistare o collaborare: tre strade per guidare la trasformazione da telco a techCo



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Le aziende devono scegliere tra queste tre opzioni per affrontare le sfide del mercato. Partnership con hyperscaler e joint venture sono cruciali per ottimizzare le reti e accelerare la transizioni mentre le acquisizioni offrono vantaggi competitivi immediati. Il successo dipenderà dall’equilibrio tra controllo, innovazione e collaborazione

Pubblicato il 28 mar 2025

Federica Meta

Giornalista



digitale, digital trasnformation, trasformazione digitale

Gli investimenti in 5G e tecnologie avanzate hanno messo a dura prova i margini di profitto delle telco, spingendo le aziende ad avviare percorsi di trasformazione per ridefinire le loro strategie di business.

In questo contesto prendere le decisioni “giuste” non è facile. Un recente sondaggio di McKinsey condotto tra 60 ceo e top executive a livello globale ha evidenziato le principali preoccupazioni del settore: redditività in calo, crescente pressione competitiva e una normativa sempre più complessa.

Per affrontare queste sfide e guidare una crescita sostenibile, le telco stanno accelerando l’innovazione, puntando sull’evoluzione digitale e concentrandosi sul miglioramento dell’esperienza cliente. L’obiettivo è chiaro: generare valore per gli azionisti attraverso tre leve principali: partnership, “costruzione” interna e acquisizioni.

La leva delle partnership

Per restare competitive, molte telco stanno stringendo alleanze strategiche per rafforzare le reti, ottimizzare i costi e ampliare l’offerta di servizi. Tuttavia, la riuscita di una partnership dipende da tre fattori chiave: obiettivi condivisi, compatibilità tecnologica e una governance solida dei dati, indispensabile per garantire sicurezza e conformità normativa.

Altra strada per condividere i costi infrastrutturali sono le joint venture. In Europa, ad esempio, i big player come Vodafone, Deutsche Telekom, Orange e Telefonica collaborano allo sviluppo di una piattaforma di marketing digitale privacy-by-design, pensata per offrire vantaggi a consumatori, inserzionisti ed editori.

Secondo McKinsey, oggi, il successo della trasformazione digitale dipende sempre più da ecosistemi di partnership estesi. Le collaborazioni con fornitori di soluzioni, specialmente su modelli SaaS, facilitano l’integrazione veloce grazie ad Api standardizzate e tecnologie cloud.

E la pressione sugli investimenti infrastrutturali rende anche più attraenti i modelli di condivisione della rete. Nel 2020, si contavano circa 500 accordi globali, con risparmi tra il 10% e il 25% sull’OpEx e fino al 40% sul CapEx. Oltre a contenere i costi, queste strategie accelerano l’adozione della connettività di nuova generazione.

Il ruolo delle Api di rete

Nel segmento B2B, le Api di rete rappresentano una nuova fonte di reddito. Integrando funzionalità 5G avanzate — come connessioni on demand e latenza ultra-bassa — le telco possono facilitare l’innovazione per i clienti aziendali e monetizzare meglio i propri asset.

Il ruolo delle telco come partner strategici nella connettività e nel cloud nazionale è sempre più rilevante. Offrendo Sla avanzati e soluzioni compliant, possono costruire collaborazioni solide con fornitori IT e digital.

In un ecosistema sempre più connesso, chi saprà scegliere i partner giusti avrà un vantaggio competitivo duraturo.

Il progetto Aduna

In questo contesto da segnalare il progetto Aduna. Alcuni dei più grandi operatori di telecomunicazioni del mondo, tra cui América Móvil, AT&T, Bharti Airtel, Deutsche Telekom, Orange, Reliance Jio, Singtel, Telefonica, Telstra, T-Mobile, Verizon e Vodafone, insieme a Ericsson hanno lanciato questa iniziativa per combinare e commercializza Api rete su scala globale con l’obiettivo di stimolare l’innovazione nei servizi digitali. Si punta anche ad implementare e rendere accessibile agli sviluppatori un ecosistema più ampio di piattaforme.

Aduna sta facebno sempre più proseliti amplia la sua rete di collaborazioni: la newco guidata dal ceo Anthony Bartolo ha annunciato che entrerà in una partnership strategica con Infobip, il fornitore CPaas (Communications platform as a service), per stimolare ulteriormente la domanda e portare innovazione nell’ecosistema. Aduna ha siglato anche una seconda alleanza strategica con Sinch, uno dei maggiori fornitori di comunicazioni via cloud.

La leva della costruzione interna

Anche l’espansione interna, però, resta una strategia valida. Costruire in house consente maggiore controllo e personalizzazione, ma richiede investimenti elevati, team altamente specializzati e tempi lunghi di sviluppo. Per questo, è una strada percorribile solo se allineata con le competenze distintive dell’azienda.

Molte telco stanno evolvendo in techco, ovvero imprese tecnologiche a tutto tondo. Questo modello permette di valorizzare i punti di forza interni, a patto di trovare il giusto equilibrio tra innovazione, efficienza e investimenti strategici.

Una delle opportunità più promettenti è rappresentata dalle reti private 5G per Pmi e settori verticali. Le telco stanno già fornendo soluzioni come servizi di sicurezza gestiti e Network-as-a-Service (NaaS), sempre più personalizzati in base alle esigenze dei singoli settori.

Al centro rimane l’esperienza cliente (CX): molte aziende stanno semplificando i processi e automatizzando le interazioni per offrire un servizio fluido e immediato. Secondo Kpmg, il successo a lungo termine dipende dalla qualità della connettività: reti affidabili, veloci e scalabili.

La leva delle acquisizioni

Infine, acquistare — invece che sviluppare internamente — è spesso la via più veloce per restare competitivi. Le acquisizioni garantiscono accesso immediato a nuove tecnologie e competenze, senza dover affrontare lunghi cicli di sviluppo.

Ad esempio, Nokia ha acquisito gli asset tecnologici di Rapid, integrando la sua piattaforma Api nella soluzione “Network as Code”. Allo stesso tempo, e& e stc hanno effettuato acquisizioni multimiliardarie per espandersi in Europa.

Accanto alle acquisizioni totali, sono diffusi anche accordi di licenza, che consentono alle telco di sfruttare soluzioni testate sul mercato riducendo i rischi.

Tuttavia, l’integrazione post-acquisizione non è mai semplice: oltre alla compatibilità tecnica, vanno armonizzati team, culture aziendali e processi operativi. Le difficoltà di integrazione possono tradursi in costi imprevisti o insuccessi.

Nonostante i rischi, i vantaggi dell’acquisto sono rilevanti: si risparmiano risorse, si rafforza la competitività, si elimina la concorrenza e si accede a nuovi mercati e clienti. Inoltre, si possono ottenere sinergie ed economie di scala rilevanti.

Tre mosse per le telco

Le telco che avranno più successo saranno quelle in grado di bilanciare con intelligenza le tre opzioni strategiche:

  • Costruire, per distinguersi e mantenere il controllo;
  • Comprare, per accelerare l’innovazione e scalare più rapidamente;
  • Collaborare, per ottimizzare costi e aumentare l’agilità operativa.

In un mercato in continua evoluzione, la flessibilità decisionale è la chiave per prosperare.

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