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Sovranità tecnologica, le proposte di Connect Europe per rafforzare l’autonomia europea



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In un paper le raccomandazioni per il Parlamento europeo in vista del documento che sarà elaborato dalla commissione Itre: al centro il consolidamento e la riforma del mercato tlc e la promozione dell’innovazione tecnologica

Pubblicato il 28 mar 2025



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La Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia (Itre) del Parlamento Europeo è al lavoro sul suo rapporto d’iniziativa sulla Sovranità Tecnologica Europea e le infrastrutture digitali. L’iniziativa vede l’intervento di Connect Europe, organizzazione che ha delineato una serie di raccomandazioni strategiche (SCARICA QUI IL DOCUMENTO UFFICIALE) per rafforzare l’autonomia digitale dell’Europa in un contesto sempre più competitivo e geopolitico.

La proposta di Connect Europe si inserisce in un contesto in cui la sovranità digitale è diventata una questione geopolitica fondamentale, alimentata dalla crescente dominanza di giganti tecnologici globali e dalle tensioni tra i principali attori internazionali, tra cui Stati Uniti, Cina e Unione Europea.

Sovranità tecnologica: iniziativa strategica per l’Europa

Il concetto di “sovranità digitale” va oltre la semplice regolamentazione delle tecnologie e dei dati, mirando a garantire che l’Europa abbia il controllo sulle proprie infrastrutture digitali, sui dati e sulle innovazioni tecnologiche. In un mondo sempre più interconnesso, l’Unione Europea si trova a dover affrontare una sfida duplice: da un lato, garantire l’autonomia strategica per evitare la dipendenza da fornitori esterni, in particolare da paesi come gli Stati Uniti e la Cina, e dall’altro, promuovere un ambiente favorevole alla crescita tecnologica interna.

Le raccomandazioni di Connect Europe

In questo scenario, Connect Europe ha delineato una serie di raccomandazioni cruciali per il Parlamento Europeo, che dovranno essere considerate mentre la Commissione Itre lavora sul proprio rapporto. Tra le principali proposte emergono le seguenti:

  1. Consolidamento del mercato interno: Connect Europe sostiene che l’Unione Europea dovrebbe ridurre la frammentazione del mercato digitale, migliorando le capacità di innovazione degli operatori e favorendo l’investimento in reti inclusive. Per farlo, è essenziale adattare le politiche di concorrenza in modo che le industrie europee possano competere su un piano di parità con i giganti tecnologici globali.
  2. Riforma del settore telecomunicazioni: un punto fondamentale riguarda l’adozione di un nuovo approccio per il settore delle telecomunicazioni, in particolare attraverso il Digital Networks Act (Dna). Questa riforma dovrebbe spingere per una deregolamentazione delle attuali normative, favorendo la crescita sostenibile, l’innovazione e l’investimento nel settore tecnologico europeo.
  3. Rivisitazione del quadro delle frequenze radio: per incentivare ulteriori investimenti nelle infrastrutture, Connect Europe propone una riforma che preveda diritti di utilizzo delle frequenze radio più lunghi, prezzi equi e l’accesso tempestivo a nuove frequenze.
  4. Promozione della cooperazione industriale europea: altra priorità è il rafforzamento della cooperazione tra le industrie europee, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni europee in settori chiave come il cloud computing, l’intelligenza artificiale (AI) e la virtualizzazione, riducendo la dipendenza dai fornitori non europei.
  5. Sostegno all’innovazione “Made in Europe”: un altro aspetto importante è l’introduzione di una clausola di preferenza europea negli appalti pubblici, che riconosca che i fornitori di soluzioni europee possono dipendere da catene di approvvigionamento globali complesse.
  6. Sostegno a iniziative strategiche per le infrastrutture digitali: Connect Europe sottolinea l’importanza di preservare e rafforzare il funzionamento del programma Cef Digital per supportare gli investimenti in reti 5G, dorsali e cavi sottomarini, con un bilancio potenziato.

La sovranità digitale nel contesto geopolitico

L’emergere della sovranità digitale come tema centrale non è solo una questione tecnologica, ma anche geopolitica. Mentre l’Europa si prepara a definire il proprio percorso di indipendenza digitale, la competizione con altri giganti tecnologici globali, come Stati Uniti e Cina, continua a intensificarsi. Negli ultimi anni, infatti, la questione della sovranità digitale è diventata sempre più rilevante a livello internazionale, con la crescente preoccupazione per la concentrazione del potere nelle mani di pochi attori tecnologici, che detengono un’enorme quantità di dati e influenzano in modo significativo l’economia globale.

Le iniziative europee come il Digital Markets Act (Dma), il Digital Services Act (Dsa) e l’Artificial Intelligence Act (AI Act) sono tutte risposte normative che mirano a regolamentare il settore digitale per proteggere i diritti dei cittadini europei e garantire una concorrenza equa. Tuttavia, la strada verso una piena sovranità digitale passa anche attraverso la creazione di un ecosistema tecnologico europeo competitivo e resiliente.

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