L’Italia sta vivendo una fase di accelerazione nella trasformazione tecnologica, con il 70,2% delle piccole e medie imprese che ha raggiunto un livello base di digitalizzazione, mentre una pmi su quattro presenta un alto livello di digitalizzazione. Gli investimenti in intelligenza artificiale concorrono a sprigionare il potenziale non sfruttato di altre tecnologie, come il quantum computing, un approccio destinato a trasformare tutti i settori e in particolare sanità, finanza, energia e sicurezza informatica. D’altra parte, i progressi dell’infrastruttura cloud, del calcolo ad alte prestazioni (Hpc) e del calcolo quantistico stanno già trasformando i modelli di impresa e il modo in cui si affrontano i problemi.
È questo lo scenario delineato durante i lavori dell’evento intitolato “Innovazione e Tecnologia: potenzialità e opportunità per l’ecosistema delle imprese di domani”, organizzato da PwC Italia in collaborazione con Gedi. La conferenza ha avuto luogo ieri presso il Cineca di Bologna e fa parte del ciclo di appuntamenti “Italia 2025: Persone, Lavoro, Impresa”, piattaforma di dialogo con i massimi esponenti del mondo delle istituzioni e dell’impresa.
“Le imprese italiane stanno iniziando a muovere i primi passi e a investire in quantum computing, consapevoli del potenziale di trasformazione della tecnologia nel panorama industriale”, ha commentato Giovanni Andrea Toselli, presidente e amministratore delegato di PwC Italia. “Ci troviamo davanti a una grande opportunità per le imprese di domani. È fondamentale investire in ricerca, formazione e nella collaborazione con istituzioni accademiche e partner tecnologici per individuare gli ambiti di applicazione e prioritizzazione delle soluzioni tecnologiche più adatte per ogni realtà. Iniziative come quelle promosse dal Tecnopolo di Bologna sono esempi concreti dell’impatto che la collaborazione tra ricerca e industria può avere sull’innovazione e sulla crescita economica del Paese, e di come l’Italia possa posizionarsi come leader in Europa nell’adozione e nell’applicazione delle tecnologie innovative”.
Indice degli argomenti
Supercomputer: la situazione italiana
All’evento si è discusso di come l’integrazione dell’AI nel quantum computing possa rafforzare la potenza trasformativa nelle imprese, accelerando l’elaborazione e migliorando la prestazione delle tecnologie emergenti. Se da un lato la presenza di supercomputer permette all’Italia di giocare un ruolo strategico nel panorama tecnologico internazionale, dall’altro il Paese è chiamato ad affrontare la sfida di avviare percorsi di trasformazione digitale su larga scala all’interno del tessuto produttivo. In questo contesto, i supercalcolatori e i supercomputer sono strumenti essenziali per potenziare ricerca e innovazione, e accelerare la transizione verso un futuro tecnologicamente sostenibile e competitivo.
Attualmente l’Italia si posiziona al terzo posto al mondo per potenza di calcolo totale. Nel dettaglio il nostro Paese ospita 14 supercomputer, contribuendo al 7,2% della potenza globale misurata in Rmax (unità di misura delle prestazioni dei supercomputer). Tra questi, “Colosseum” di iGenius, situato nel sud Italia e alimentato da energie rinnovabili italiane, e il supercomputer “Leonardo”, situato al Tecnopolo Dama – Data Manifattura Emilia-Romagna.
Il supercomputer Leonardo, realizzato da Cineca in collaborazione con Atos e Nvidia, rappresenta uno dei fiori all’occhiello della tecnologia in Europa. Con una potenza di picco superiore ai 240 petaflops (milioni di miliardi di calcoli al secondo), Leonardo rappresenta il nono supercomputer più potente al mondo (gli altri sono situati negli Stati Uniti, in Giappone e in Finlandia) e riveste il ruolo chiave di facilitatore della collaborazione tra pubblico e privato in ambiti come il supercalcolo, i big data e AI.
Attraverso la gestione di Leonardo, Cineca supporta le imprese in progetti di AI e tecnologie innovative, robotica, farmacologia e ricerca sui nuovi materiali per supportare il progresso economico e la trasformazione tecnologica.
Recentemente l’iniziativa European High Performance Computing Joint Undertaking (EuroHpc) ha selezionato gli hub tecnologici in Europa per realizzare le prime AI Factory, tra cui l’It4lia AI Factory presso il Tecnopolo Dama. It4lia AI Factory beneficia di un investimento totale di circa 430 milioni di euro, con il contributo paritario del Governo italiano e della Commissione Europea. Il cofinanziamento è sostenuto da molteplici enti nazionali e istituzioni, tra le quali il Ministero dell’Università e della Ricerca e l’Agenzia per la Cybersecurezza Nazionale (Acn).
Il progetto It4lia AI FActory prevede la realizzazione di un nuovo supercomputer avanzato, ottimizzato per l’AI, erede dell’attuale Leonardo, affidata a Cineca che si occuperà dell’implementazione del supercomputer e della gestione delle applicazioni connesse. Questa infrastruttura, tra le più potenti al mondo, diventerà un asset strategico per posizionare l’Italia come leader nell’elaborazione AI in Europa. Parte essenziale del progetto, inoltre, è la costruzione di un ecosistema AI aperto, che metta insieme ricerca e industria per colmare la distanza tra chi fornisce servizi di AI (ricercatori, sviluppatori, startup e pmi) e i potenziali utilizzatori, tra cui grandi aziende, pmi, ma anche la pubblica amministrazione, con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo di supercomputer per l’addestramento di modelli e soluzioni di AI.
Via al nuovo supercomputer campano Cresco 8
Oggi invece viene inaugurato al Centro di Ricerca Enea di Portici, in provincia di Napoli, il supercalcolatore Cresco 8, l’ultima evoluzione della famiglia di supercomputer Cresco, che da oltre 15 anni forniscono risorse Hpc all’Agenzia Enea e ai suoi partner scientifici e industriali. Acquisito grazie ai finanziamenti del programma Next Generation Eu, Cresco 8 potenzierà in modo significativo le capacità di calcolo impiegate per affrontare le sfide più complesse della transizione energetica e digitale.
Tra i principali progetti che beneficeranno delle sue prestazioni spicca il Divertor Tokamak Test Facility, un ambizioso esperimento di fusione nucleare in costruzione presso il Centro di Ricerca Enea di Frascati, destinato a supportare Iter, il grande programma internazionale sulla fusione nucleare. Grazie alle simulazioni e alle analisi rese possibili con Cresco 8, sarà possibile sviluppare soluzioni innovative per la gestione dei flussi di energia all’interno dei futuri reattori a fusione.
Le avanzate capacità computazionali di Cresco 8 supporteranno inoltre un’ampia gamma di attività di ricerca, contribuendo al potenziamento delle infrastrutture scientifiche nazionali e al consolidamento del ruolo di Enea come punto di riferimento per l’innovazione tecnologica.
Mettere a fattor comune ricerca accademica ed esigenze imprenditoriali
Favorire una collaborazione più stretta tra il mondo della ricerca e le imprese italiane è dunque un obiettivo strategico. Un’esigenza emersa anche dalle interlocuzioni avvenute tra le imprese al PwC Tech Innovation Center di Trento, il nuovo hub tecnologico di PwC Italia progettato per supportare e accelerare la crescita delle imprese italiane tramite l’adozione di soluzioni avanzate in AI in diversi ambiti, tra cui: process automation, data & analytics, cybersecurity, cloud engineering, cloud governance e digital procurement.
Comprendere il potenziale di queste tecnologie emergenti e applicarle a problemi industriali reali, affrontando quelle sfide che risultano fondamentali da risolvere per permettere un utilizzo pratico dei calcolatori quantistici, è una delle sfide raccolte dal progetto “Qml4Eu – Quantum Machine Learning in Energy & Utilities”, sviluppato da PwC Italia in collaborazione con il Politecnico di Milano e il “Centro Nazionale per l’High Performance Computing, i Big Data e il Quantum Computing” tramite il programma NextGenEu.
L’iniziativa si articola su più livelli e include attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale mirate a integrare le tecnologie quantistiche nel settore energetico, sviluppando algoritmi avanzati per applicazioni di forecasting e ottimizzazione delle reti per per rafforzare il legame tra l’industria e la ricerca, accelerando l’adozione delle tecnologie quantistiche e promuovendo l’innovazione nel settore energetico, fondamentale per raggiungere gli obiettivi strategici di sostenibilità e trasformazione tecnologica.