Un altro colosso dell’e-commerce fa il suo ingresso nel giornalismo. Dopo Jeff Bezos (Amazon) che ha acquistato il Washington Post, Pierre Omidyar (nella foto), fondatore di eBay, ha annunciato la nascita di un progetto editoriale incentrato sui new media in collaborazione con Glenn Greenwald, il giornalista che si è occupato dello scandalo intercettazioni Usa, e si è detto pronto a investire 250 milioni dollari nella nuova impresa.
Greenwald, autore di una serie di inchieste basate sulle rivelazioni dell’ex collaboratore della U.S. National Security Agency (Nsa), Edward Snowden, ha annunciato martedì scorso il suo addio a The Guardian per “un’opportunità giornalistica da sogno che capita una volta nella vita”, ma non ha voluto svelare ulteriori dettagli.
Da parte sua Omidyar, il giorno seguente, ha confermato a Christiane Amanpour della Cnn il progetto e la presenza di Greenwald, aggiungendo che lo finanzierà personalmente. L’iniziativa non è ancora chiarita nei dettagli, ma il fondatore di eBay ha dichiarato di aver preso questa scelta alla luce delle crescenti preoccupazioni sulla libertà di stampa negli Stati Uniti e nel resto del mondo. Il progetto editoriale sarà esclusivamente online e promuoverà il giornalismo indipendente. Per Omidyar l’obiettivo è trasformare i lettori tradizionali in cittadini attivi, perché questo tipo di giornalismo “rappresenta un pilastro della democrazia”.
Il founder di eBay non è il primo top-manager del digitale che si lancia nel mondo dei media. Ad agosto Jeff Bezos, Ceo di Amazon, ha rilevato il Washington Post, uno dei più autorevoli e antichi quotidiani Usa, famoso per aver scatenato il Watergate del 1972 che portò all’impeachement del presidente Nixon. Il takeover, del valore di 250 milioni di dollari, è a titolo personale e l’operazione è indipendente dal business di Amazon.