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6G, Etsi getta le basi per l’integrated sensing and communication



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L’European Telecommunications Standards Institute pubblica il primo rapporto su use case avanzati per la nuova generazione di reti mobili: dalla navigazione autonoma ai soccorsi d’emergenza, fino al monitoraggio sanitario in tempo reale. Definiti modelli d’integrazione e parametri chiave per la futura standardizzazione

Pubblicato il 16 apr 2025



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Nel contesto strategico della corsa globale al 6G, il nuovo rapporto pubblicato da Etsi segna un punto di svolta fondamentale: per la prima volta, l’ente europeo per la standardizzazione propone un quadro strutturato di use case avanzati per l’integrazione tra comunicazione e sensing (Isac), ponendo le basi per le future specifiche di rete. Questo documento, denominato Etsi GR Isc 001 e sviluppato dal gruppo Isg Isac (SCARICA QUI IL DOCUMENTO ORIGINALE), non è solo un esercizio teorico: rappresenta una road map tecnica e applicativa per l’intero ecosistema telco, industriale e accademico che gravita attorno alla prossima generazione di sistemi mobili, segnando un passo chiave nello sviluppo del 6G integrated sensing and communication.

“Questo primo report sui casi d’uso Isac avanzati e i relativi requisiti pone le fondamenta per le prossime specifiche del 6G. Sono lieto che questo documento sia stato pubblicato puntualmente, per essere considerato da gruppi di specifica come il 3Gpp SA1 nel loro lavoro verso il 6G”, ha dichiarato Alain Mourad, presidente del gruppo Isac di Etsi.

Dal 5G al 6G: il ruolo di Isac nel sensing integrato delle reti mobili

A differenza delle generazioni precedenti, il 6G si caratterizzerà per l’integrazione nativa di capacità di sensing e comunicazione in un’unica infrastruttura, abilitando scenari inediti come la navigazione autonoma ad altissima precisione, il monitoraggio continuo dell’ambiente e la gestione intelligente della mobilità urbana. Il rapporto di Etsi esplora 18 casi d’uso che spaziano dal rilevamento del movimento umano al soccorso in emergenze, dall’interazione immersiva in ambienti XR fino al monitoraggio sanitario in contesti esterni.

Il documento classifica tre livelli di integrazione (tight, intermediate e loose) tra le funzioni di sensing e comunicazione, oltre a sei modalità operative, tra cui configurazioni monostatiche e bistatiche sia per le stazioni base che per i terminali. Tali definizioni rappresentano elementi chiave nella proposta di un framework di standardizzazione per le capacità di sensing nelle future reti 6G.

Use case: applicazioni e mercati

Tra i numerosi scenari analizzati, emergono alcuni use case di particolare rilevanza strategica e industriale.

Sensing 6G per il riconoscimento del movimento umano e biometrico

L’Isac potrà classificare in tempo reale sia movimenti su larga scala (camminare, correre, saltare) che micro-movimenti (battito cardiaco, respirazione, movimenti oculari), con impatti significativi sull’eXtended Reality, sul monitoraggio sportivo e su applicazioni medicali. La sfida sarà combinare diverse fonti di sensing – stazioni base e dispositivi – mantenendo latenza e accuratezza elevate.

Navigazione autonoma e smart mobility potenziate

La gestione intelligente del traffico basata sulla visione artificiale potenziata dal sensing radio offrirà una mappa dinamica delle condizioni stradali, dei flussi veicolari e della presenza pedonale. L’integrazione con algoritmi di computer vision consentirà il riconoscimento di oggetti e comportamenti complessi, con impatti tangibili su sicurezza e fluidità del traffico.

Droni e 6G Isac per la ricostruzione ambientale e il monitoraggio in tempo reale

I droni dotati di capacità Isac saranno in grado di effettuare mappature RF e ambientali in tempo reale, con applicazioni che spaziano dalla prevenzione dei disastri naturali al monitoraggio delle infrastrutture critiche. Il report evidenzia il valore dell’approccio distribuito, in cui più sensori aerei contribuiscono a una rappresentazione aggregata e coerente dell’ambiente.

Operazioni di salvataggio con sensing integrato

Uno degli use case più emblematici è il rilevamento di persone sepolte sotto macerie o neve, basato sull’analisi delle micro-variazioni causate da battito e respirazione. Tale funzionalità, integrata nei terminali mobili grazie a Isac, promette di rivoluzionare le operazioni di soccorso, riducendo drasticamente i tempi di intervento.

Framework tecnico e normativo Etsi per la standardizzazione del 6G

Il rapporto Etsi fornisce anche un set dettagliato di requisiti funzionali e Kpi, come accuratezza del rilevamento, latenza del servizio di sensing, risoluzione spaziale e temporale, e probabilità di falsi allarmi o mancate rilevazioni. Alcuni nuovi Kpi proposti includono la “Fine Motion Accuracy” e la “Sensing Service Range”, elementi essenziali per validare l’efficacia dei servizi 6G.

Altro elemento cruciale riguarda la gestione sicura e sostenibile dei dati sensoriali, soprattutto in scenari “human-centric”, uno degli ambiti più rilevanti per il 6G integrated sensing and communication. Il documento sottolinea la necessità di implementare soluzioni che tutelino la privacy, garantiscano la fiducia nell’infrastruttura e minimizzino l’impatto energetico.

Prospettive Etsi: verso la standardizzazione delle reti 6G con sensing integrato

Il report Etsi GR Isc 001 non rappresenta un punto d’arrivo, ma un catalizzatore per ulteriori attività normative. I risultati contenuti alimentano già altri rapporti Etsi in sviluppo, riguardanti la modellizzazione dei canali, l’architettura di rete (Ran e sistema), la sicurezza e l’integrazione del computing.

Con l’avanzamento dei lavori del 3Gpp e di iniziative parallele come Hexa-X e One6G, il documento Etsi si pone come riferimento autorevole e punto di raccordo per un ecosistema complesso che va dai produttori di chip ai fornitori di rete, dalle autorità regolatorie fino agli utenti finali. Il lavoro delinea una visione sistemica del 6G che non si limita al salto prestazionale, ma apre a una nuova dimensione di servizi, applicazioni e valore economico.

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