Il dibattito su connettività e 5G sta vivendo una fase di trasformazione. Non si parla più solo di reti terrestri, ma si ragiona su una sempre più spinta integrazione con infrastrutture non terrestri: satelliti in orbita bassa (Leo), piattaforme ad alta quota (Haps), droni e stratosferici dirigibili. Questo nuovo paradigma prende il nome di 5G Ntn (Non-Terrestrial Network).
Secondo l’ultimo report di MarketsandMarkets, il mercato globale del 5G Ntn è destinato a crescere da 4,2 miliardi di dollari nel 2024 a 25,5 miliardi entro il 2029, con un tasso annuo composto (Cagr) del 43,4%. Una crescita rapidissima che testimonia la crescente rilevanza strategica di questa architettura nel disegno delle reti di nuova generazione. La spinta arriva dalla necessità di colmare il digital divide geografico, migliorare la resilienza delle comunicazioni e supportare casi d’uso mission-critical in aree remote o ad accesso intermittente.
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Una rete per connettere il non connesso
L’adozione del 5G Ntn si presenta come la risposta a una sfida ormai storica: portare connettività ad alta capacità in zone inaccessibili o scarsamente coperte dalle reti terrestri tradizionali. Dalle piattaforme petrolifere ai mari aperti, dalle catene montuose alle zone rurali estreme, fino agli scenari emergenziali in caso di disastri naturali, i sistemi Ntn permettono di garantire una continuità operativa dove la fibra e le torri non possono arrivare.
Il report evidenzia come l’architettura 5G NTN sia particolarmente promettente per abilitare IoT a bassa latenza, trasporti intelligenti, logistica globale, applicazioni militari e di sicurezza civile, oltre a supportare l’interoperabilità in scenari intercontinentali, ad esempio per flotte di droni o veicoli autonomi transfrontalieri.
Il ruolo dei satelliti LEO e delle orbite intermedie
Tra i driver principali del mercato Ntn figura il crescente impiego di satelliti Leo (Low Earth Orbit), come quelli delle costellazioni Starlink (SpaceX), Kuiper (Amazon) e OneWeb. Questi satelliti, grazie alla bassa altitudine, consentono di ridurre drasticamente la latenza e migliorare la banda disponibile, avvicinando le prestazioni alle reti terrestri.
Tuttavia, l’evoluzione tecnologica non si ferma ai Leo: il rapporto evidenzia anche il potenziale di satelliti Meo (Medium Earth Orbit) e Geo (Geostationary Earth Orbit), che integrati con nodi edge e intelligenza artificiale, saranno in grado di orchestrare dinamicamente le connessioni in base a carichi, priorità e condizioni atmosferiche.
“La convergenza tra spazio e terra non è più una visione futuribile: è una strategia concreta per raggiungere l’obiettivo del 100% di copertura globale entro il 2030”, affermano gli analisti di MarketsandMarkets.
Segmenti trainanti e dinamiche regionali
Dal punto di vista delle applicazioni, i principali segmenti che guideranno la crescita del 5G Ntn saranno: difesa e sicurezza pubblica, aeronautica e navigazione, emergenze e disaster recovery, oltre al settore agricolo intelligente e all’estrazione mineraria remota.
Geograficamente, il Nord America si conferma il mercato più maturo e reattivo, grazie agli investimenti delle agenzie governative (come la Nasa e il Dipartimento della Difesa) e al ruolo dei grandi hyperscaler. Tuttavia, anche l’Asia-Pacifico si profila come un’area strategica, in particolare con Cina, India e Giappone in forte espansione. L’Europa, infine, punta su iniziative multilaterali come Iris2 per rafforzare la propria sovranità nello spazio digitale.
Sfide: costi, interoperabilità e regolamentazione
Come ogni frontiera tecnologica, anche il 5G Ntn presenta sfide strutturali importanti. Il rapporto segnala criticità in termini di costi di lancio e mantenimento delle costellazioni, complessità nella gestione dell’interoperabilità tra asset orbitanti e terrestri, e regolamentazioni ancora frammentate a livello internazionale.
Tuttavia, l’evoluzione di tecnologie abilitanti come il beamforming avanzato, i modulatori intelligenti e i protocolli 5G Release 17/18 sta rendendo sempre più concreta l’ipotesi di una rete truly global, in grado di passare seamless tra componenti terrestri e non terrestri, adattandosi al contesto operativo e all’ambiente di rete.
L’Italia e le opportunità nel contesto Ntn
Anche per l’Italia si aprono spazi interessanti nel contesto Ntn. Con l’aumento delle sperimentazioni 5G, e grazie al know-how aerospaziale di player come Thales Alenia Space e Leonardo, il nostro Paese potrebbe inserirsi nella filiera produttiva e nei servizi connessi alla space economy digitale.
La convergenza tra telco, aerospazio e manifattura avanzata potrebbe generare nuove catene di valore e modelli di business, accelerando la trasformazione delle reti in piattaforme globali intelligenti e interoperabili.