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Tlc e parità di genere: la flessibilità è il ponte verso un futuro inclusivo



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Assumere più donne è il primo passo per aumentare la partecipazione nel settore, ma non basta: il riconoscimento delle esigenze specifiche, il supporto nella carriera e l’equilibrio con la vita familiare sono elementi prioritari. L’analisi di Senza Fili

Pubblicato il 23 apr 2025



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Per crescere e innovare le telco hanno bisogno di talenti e le donne rappresentano un bacino prezioso di competenze, idee e attitudini che arricchiscono la forza lavoro delle aziende delle Tlc – come di tutti gli altri settori. Ma il gender gap rimane ampio e uno dei principali ostacoli è la scarsa flessibilità nelle condizioni di lavoro, come si legge nel blog di Senza Fili, società di analisi e consulenza su tecnologie e servizi wireless.

Donne nelle tlc, resta il divario

Le donne ottengono più titoli di istruzione superiore rispetto agli uomini e, tuttavia, sono gravemente sottorappresentate nel settore delle telecomunicazioni e, più in generale, nell’alta tecnologia. Secondo il World economic forum (dati della Banca mondiale), le donne costituiscono il 40% della forza lavoro in tutto il mondo, ma solo un terzo di questa forza lavoro è impiegata nelle Ict e nei media. La partecipazione delle donne è nettamente inferiore a quella degli uomini: secondo McKinsey, le percentuali delle donne che lavorano nelle telecomunicazioni sono più o meno simili a quelle del settore hitech complessivo, tra il 10% e il 50% a seconda degli ambiti.

Nelle posizioni senior il divario è maggiore, con le donne appena sopra il 20% del totale, e più ampio nelle Tlc e nell’It che nella maggior parte degli altri settori. Poiché le donne rappresentano solo il 22% delle posizioni Stem (contro il 43% delle posizioni non Stem) nell’alta tecnologia, si calcola che la percentuale di donne nelle posizioni senior Stem sia nell’intervallo del 10-15%.

Assumere più donne è il primo passo verso un aumento della loro partecipazione nel settore delle telecomunicazioni, ma non è sufficiente aumentare la diversità di genere nelle posizioni senior e tecniche, dove si trova la maggior parte dello squilibrio. La fidelizzazione e il supporto nella carriera sono ugualmente, se non più, cruciali.

Più flessibilità sul lavoro aiuta la carriera delle donne

Claudia Golin, professoressa di Harvard e premio Nobel per l’economia per la sua ricerca sulle disuguaglianze di genere sul lavoro, ha scoperto che, in tutti i settori, le donne per lo più abbandonano il posto o non avanzano nella carriera a causa della mancanza di flessibilità e di condizioni di lavoro create per un ambiente dominato dagli uomini. Questo si rivela particolarmente inadatto se le donne sono anche madri.

Per essere accettate e avere successo, le donne devono in gran parte conformarsi alle aspettative e soddisfare requisiti che non sono in linea con le loro capacità e esigenze. Spesso sono costrette a fare scelte difficili che riguardano la loro vita personale e che impongono degli aut aut. Chi si rifiuta finisce con l’optare per percorsi di carriera meno impegnativi.

Anche Vijaya Shinde, Marketing Director di Rakuten Symphony, e Subha Shrinivasan, SVP Global Head of Delivery and Customer Experience di Rakuten Symphony, sottolineano sul blog di Senza Fili quanto sia essenziale un cambiamento sul posto di lavoro in ottica di maggiore flessibilità.

Nella loro esperienza personale in un’azienda delle Tlc, queste due manager hanno affrontato alcune difficoltà nel percorso di carriera tipiche delle donne nel contesto del lavoro. Soprattutto all’inizio, erano spinte a comportarsi come uomini e operare in un ambiente che non riconosceva o affrontava le loro esigenze, le loro priorità e le loro scelte come accadeva, invece, per li uomini. Hanno dovuto lavorare duramente per affermare la loro prospettiva e ottenere la flessibilità di cui avevano bisogno per essere a loro agio e affermarsi.

Part-time, smart working e una nuova mentalità

Le donne hanno bisogno sul lavoro di un tipo diverso tipo di flessibilità perché hanno esigenze diverse derivanti dall’assunzione di un ruolo più importante nella cura dei figli e di altri membri della famiglia. Inoltre, le donne sono più spinte a cercare un ambiente di lavoro solidale e valorizzano l’equilibrio tra lavoro e vita privata rispetto alla maggior parte degli uomini.

Ovviamente non si tratta di una distinzione binaria ed è anche probabile che la flessibilità vada a beneficio di tutti, donne e uomini. Ad esempio, i padri potrebbero voler assumere un ruolo più importante nell’educazione dei loro figli, ma potrebbero non essere in grado di farlo a causa delle politiche restrittive del congedo parentale e delle aspettative sul posto di lavoro.

L’aggiunta di flessibilità sul posto di lavoro non richiede grandi investimenti o iniziative complesse, ma richiede molti piccoli cambiamenti nelle prassi e nelle attività quotidiane, nonché nella cultura organizzativa.

Servono sicuramente gli accordi di lavoro, tra cui opzioni part-time, smart working e orari di lavoro flessibili. Culturalmente, questo richiede una nuova mentalità che non premia i dipendenti per aver lavorato più ore, ma per aver centrato gli obiettivi. Non ci si può aspettare che i dipendenti part-time forniscano lo stesso volume di risultati di quelli a tempo pieno, ma questo non dovrebbe essere conteggiato contro di loro se le loro prestazioni sono in linea con il loro impegno di tempo.

Facilitare l’assistenza all’infanzia è un altro elemento cruciale per le donne. Si comincia con un congedo di maternità (e paternità) più esteso, ma sono importanti anche altri supporti per i servizi di assistenza all’infanzia, soprattutto se non sono disponibili al di fuori del posto di lavoro.

Donne e lavoro nelle Tlc: le aziende devono essere proattive

Anche creare un ambiente di lavoro più solidale è fondamentale. Nella maggior parte dei casi, gli uomini hanno stabilito stretti legami professionali e sociali per sostenersi a vicenda. Quando le donne sono poche, spesso sono escluse da queste relazioni e non ce ne sono abbastanza per crearne di nuove tra di loro.

Lo stesso vale per il mentoring. La maggior parte delle donne trova ottimi mentor uomini, ma può essere più difficile trovare una mentore donna.

Infine, non è solo responsabilità di tutti i dipendenti contribuire al cambiamento: anche le organizzazioni devono essere più proattive nei loro sforzi per trattenere le donne e sostenere la loro progressione di carriera, specialmente nei ruoli tecnici e nelle posizioni senior in cui la partecipazione delle donne è più bassa. Piccoli cambiamenti possono fare molto e creare un ambiente di lavoro più accogliente e produttivo per tutti.

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