Cresce la tensione tra Stati Uniti e Cina anche sul fronte tecnologico. Da un lato, il Dipartimento di Stato americano ha esortato gli alleati a evitare l’utilizzo di servizi satellitari cinesi, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale. Dall’altro, un rapporto indica che le università cinesi stanno superando quelle statunitensi nella ricerca sui semiconduttori, sollevando interrogativi sulla leadership tecnologica futura.
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L’avvertimento degli Stati Uniti sui satelliti cinesi
Secondo un memorandum interno del Dipartimento di Stato, gli Stati Uniti stanno sollecitando i paesi alleati a non utilizzare servizi satellitari forniti da aziende cinesi, sostenendo che tali contratti potrebbero alimentare lo sviluppo militare di Pechino e facilitare la raccolta di informazioni sensibili. Il documento sottolinea che la legge cinese consente al governo centrale di obbligare gli operatori satellitari domestici a fornire informazioni sensibili sulle loro attività commerciali, creando potenziali opportunità per l’esfiltrazione di dati sensibili.
Il memo riconosce anche che, sebbene i fornitori statunitensi offrano servizi più affidabili, aziende come SpaceX mantengono il diritto di limitare o ritirare il servizio Starlink a loro discrezione, come è stato riportato in Ucraina. Questa situazione solleva interrogativi sul ruolo delle aziende private nelle decisioni di politica estera e sulla dipendenza degli alleati da fornitori statunitensi.
Il dominio cinese nella ricerca sui semiconduttori
Parallelamente, un rapporto dell’Emerging Technology Observatory dell’Università di Georgetown rivela che, tra il 2018 e il 2023, nove delle dieci principali istituzioni produttrici di ricerca sui semiconduttori erano cinesi. Le università cinesi hanno pubblicato un totale di 160.852 articoli relativi ai semiconduttori, più del doppio rispetto agli Stati Uniti, che si sono classificati al secondo posto con 71.688 articoli.
Questo predominio nella ricerca di base potrebbe influenzare la tecnologia dei semiconduttori di prossima generazione e posizionare la Cina in vantaggio rispetto ad altri Paesi. Mentre gli Stati Uniti continuano a imporre restrizioni all’esportazione di chip avanzati verso la Cina, la risposta di Pechino è stata un’accelerazione della ricerca interna, evidenziando una spinta verso l’autosufficienza tecnologica.
Implicazioni strategiche per l’Occidente
Questi sviluppi mettono in luce una crescente biforcazione tecnologica tra Occidente e Cina. La richiesta degli Stati Uniti agli alleati di evitare i servizi satellitari cinesi riflette preoccupazioni per la sicurezza nazionale e la protezione delle infrastrutture critiche. Tuttavia, la dipendenza da fornitori statunitensi come SpaceX presenta anch’essa rischi, soprattutto se tali aziende possono modificare unilateralmente i servizi offerti.
Allo stesso tempo, il progresso della Cina nella ricerca sui semiconduttori potrebbe ridurre la dipendenza da tecnologie occidentali, minando gli sforzi degli Stati Uniti per contenere l’ascesa tecnologica di Pechino. Questo scenario solleva interrogativi sulla capacità dell’Occidente di mantenere la leadership tecnologica e sulla necessità di investimenti coordinati nella ricerca e nello sviluppo.