L'INTERVISTA

Pucci (Netaddiction): “Presto un nuovo brand dal binomio viaggi-food”

Il ceo e fondatore del gruppo: “Ormai siamo una media company completa, che integra online, offline e social. Dal gaming di multiplayer.it al cinema, con Movieplayer.it. Ma ci sono nuovi progetti che premono per uscire dal cassetto”

Pubblicato il 15 Nov 2017

Pucci-Andrea-Netaddiction

“Abbiamo un Dna digitale, il web è la nostra casa da 18 anni, non abbiamo mai, neppure per un momento, immaginato di potere farne a meno. Tuttavia, nel 2005, dopo pochi anni dalla nascita di Multiplayer.it, abbiamo fondato una casa editrice tradizionale, che accompagnasse il brand offline sui libri distribuiti in tutte le librerie, a portata di mano di una fan base che è stata “coccolata” negli anni con una forte presenza agli eventi di settore più importanti. In seguito, questa strategia è diventata più completa, grazie ai social network, che con le pagine verticali dei brand, hanno permesso di entrare velocemente in contatto con i nostri lettori magari più casuali, ma comunque interessati ai nostri contenuti”.

Così Andrea Pucci, ceo e fondatore del gruppo editoriale Netaddiction, spiega in un’intervista a Corcom la nuova vocazione da media company completa dell’azienda, che spazia dall’online “tradizioneale” alle pagine verticali sui social, fino alle attività di editore tradizionale “offline”.

Pucci, quali considerazioni strategiche vi spingono verso questa direzione?

L’expertise di Multiplayer.it, che rimane dopo 11anni il punto di riferimento per gli amanti dei videogiochi, ci ha dimostrato come coinvolgere la audience con un intrattenimento orizzontale sia una strategia vincente. Per questo oggi abbiamo collane di libri di cucina a brand iFood e Dissapore e nei primi mesi del 2018 anche una linea di libri per gli appassionati di barbecue, BBQ4All, una rivista digitale che segue e approfondisce il mood di iFood (iFood Style) e ancora, una linea di gadgettistica Geek, con prodotti distribuiti in esclusiva. Abbiamo inoltre partecipazioni importanti con case di produzioni video che generano contenuti estremamente potenti per i new media, pensiamo a Casa Surace o al Terrone fuori sede, che consolida il suo brand grazie a un format di feste che richiamano circa 10 mila persone a tappa.

Essere media company significa anche avere al nostro interno tutte le competenze creative e tecniche per generare una pressione mediatica imponente in certi momenti o per alcuni eventi del mondo dell’intrattenimento. Ad esempio, in occasione del day one della seconda stagione di Stranger Things abbiamo riscosso un grande successo con la personalizzazione delle home page di Leganerd.com, Movieplayer.it e Multiplayer.it completamente adattate nel layout della serie tv anni ’80. 700 mila utenti, altamente in target, hanno visto in 24 ore quella creatività integrata nella navigazione dell’home page del sito, è stato un ottimo risultato. L’attività online rimane dunque il core business e l’inizio di tutto, ma l’editoria cartacea ha raggiunto il fatturato della raccolta pubblicitaria e la quota di offline, intesa come eventi e format offline al servizio di partner e investitori, sta crescendo rapidamente.

Qual è oggi e come potrà evolversi il ruolo delle strategie social rispetto ai vostri portali verticali? Saranno l’anello di collegamento ideale tra il digitale e l’offline?

Esattamente. Abbiamo fatto diverse prove e su più settori. Ovviamente non tutti hanno risposto allo stesso modo. Il riscontro è stato davvero positivo da parte del target videogiochi, con lettori affezionati che ci hanno seguito nei raduni e nelle fiere di settore. Abbiamo rafforzato la formula sul target food, con una call to action mirata e geolocalizzata in occasione del progetto iFood in store con il brand Scavolini. In questo caso, l’attività è intensa su Facebook, ma anche sui media tradizionali, che sono coperti attraverso un’attenta attività di media relation. I buoni risultati ci sono sempre, le persone arrivano

Negli ultimi mesi le classifiche di Dissapore sulle eccellenze enogastronomiche regionali hanno avuto un’ottima visibilità sul web e hanno anche creato engagement e dibattito sui social. E’ una direzione su cui avete intenzione di insistere con nuove proposte?

Sì, diciamo che abbiamo iniziato dalla Pizza per rinnovare una formula forse un po’ obsoleta che è quella delle classifiche. La redazione di Dissapore ha consigliato di visitare 32 pizzerie in Italia e poi le ha riunite in un campionato, lasciando spazio alla votazione e alle preferenze delle community degli stessi pizzaioli. Dissapore orienta, esamina e divulga, che si tratti di pizza, gelato o di panettone, l’idea è sempre quella di dare un punto di vista ragionato a un consumatore scrupoloso e consapevole, per questo anche difficile da gestire spesso, nel rapporto con la pubblicità e con gli sponsor.  A dicembre appunto punteremo sul panettone, in una formula provocatoria, come sempre: abbiamo l’ambizione di incoronare il “Re del panettone italiano”. Vediamo in quanti si arrabbieranno…

Cosa state facendo e cosa è possibile fare per coinvolgere e fidelizzare verso i vostri canali online le community dei settori su cui siete focalizzati, dal gaming al cinema, dal food al “canale donna”?

Gli eventi nei diversi settori sono sicuramente un momento di sinergia importante e di ingaggio, ma abbiamo la voglia, e anche i numeri, per poter pensare a qualcosa di nostro. Vedremo, abbiamo alcuni progetti nel cassetto da cui sono impazienti di uscire.

Parliamo di numeri: che indicazioni avete avuto dai settori verticali di cui vi occupate nel primo semestre 2017? Cosa tira di più e dove è più promettente investire dati alla mano?

L’intrattenimento continua a crescere, in particolare per quanto riguarda il cinema. Movieplayer.it è ormai un media verticale a cui non si può rinunciare se si vuole pianificare un’attività di marketing a supporto di un lancio cinematografico o di una serie tv. E la raccolta pubblicitaria sui siti in target food è cresciuta quasi del 100%, con un incremento generale sulla raccolta del 40% tra rtb e diretta.

Ci sono settori che ancora non presidiate e su cui vorreste espandere la vostra presenza nei mesi a venire?

Siamo entrati con molta convinzione nel mondo dei pet lover e delle mamme. Dopo un profondo restyling e un sistema di acquisizione di fan page e community attraverso Facebook, ci siamo concentrati sulla crescita di Bigodino.it, che oggi conta 4 milioni di utenti unici, di cui il 92% arriva da Mobile e il 97% sono donne. Inoltre, stiamo affiancando il tema viaggi a quello food e abbiamo lanciato da pochissimi mesi un sito dedicato, che sveleremo a breve, collegato a un circuito di appassionati di viaggi.

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