LA CLASSiFICA

Mediobanca: Poste supera Enel per utili netti

Ma al primo posto per utile e fatturato resta Eni. Telecom Italia tra i più indebitati insieme alla società guidata Conti ed Exor

Pubblicato il 24 Ott 2013

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Eni “regina” delle società italiane confermandosi al primo posto della classifica nazionale sia per fatturato che per utile netto. È quanto emerge dal rapporto su “Le principali società italiane”, messo a punto dall’Ufficio Studi di Mediobanca, secondo cui è invece Poste Italiane a piazzarsi in seconda posizione per utili netti immediatamente dietro, davanti a Enel che scivola al terzo posto. Primo gruppo privato per utile netto è un brand prestigioso del Made in Italy come Prada, che nel 2012 ha fatto registrare, su un fatturato vicino a quota 3,3 miliardi, utili superiori al miliardo, davanti a Luxottica (994 milioni).

Tra i gruppi più indebitati figurano Telecom Italia Enel, Exor. Da precisare tuttavia che il totale dei debiti finanziari del gruppo di telecomunicazioni sono sì inferiori rispetto a quelli registrati Enel ed Exor, ma ammontano al 129% del fatturato e al 162% dei mezzi propri della società. Ed è sempre Telecom a guidare la classifica del gruppi che hanno messo a segno le maggiori perdite nette (-1.627 milioni nel 2012), seguita da Finmeccanica ed Rcs.

A guidare la classifica dei “datori di lavoro” è ancora Poste Italiane, con oltre 146.500 dipendenti impiegati sul territorio nazionale. Al primo posto, per numero di forza lavoro, si piazza in realtà la Exor, ma la holding della famiglia Agnelli impiega oltre il 70% dei propri 287 mila dipendenti all’estero e perciò, a voler considerare chi lavora in Italia, si piazza in seconda posizione dopo Poste. Terzo classificato il gruppo Fs che dà lavoro in Italia a quasi 72 mila persone.

Nel settore editoria la parte del leone la fa ancora Rcs: nonostante nel 2012 si sia piazzata al terzo posto della classifica italiana di società che hanno registrato maggiori perdite nette a bilancio e malgrado il crollo a due cifre sul fronte dei ricavi (-23% nel 2012), resta primo gruppo editoriale italiano per fatturato, con Mondadori che si avvicina e la incalza al secondo posto.

Uno sguardo al piccolo schermo: malgrado un crollo del fatturato del 12,5%, imputabile soprattutto al crollo degli investimenti pubblicitari, Mediaset resta il primo gruppo televisivo italiano. In questo caso la novità si trova nelle posizioni successive, dove Sky (+0,3% dei ricavi a 2.813 milioni) supera la Rai (-7,5% a 2,677 milioni) e diventa il secondo operatore televisivo italiano dopo il Biscione. Nel settore metallurgico la defezione del gruppo Riva (che non ha presentato il proprio bilancio all’Ufficio Studi Mediobanca) fa schizzare in prima posizione il gruppo Marcegaglia.

Nella grande distribuzione il primo operatore nazionale è Supermarkets Italiani. La holding di Bernardo Caprotti, a capo della catena Esselunga, è l’unica che nel 2012 fa segnare un aumento dei ricavi (+4,5%), mentre i diretti concorrenti perdono terreno: Carrefour -5,8% e Auchan -1,3%. La classifica Mediobanca non prende in considerazione l’aggregato delle Coop che rappresenta entità giuridiche diverse.

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