L’agenda digitale va a rilento, i mercati Ict e Tlc viaggiano sempre con il segno meno, ma qualche segnale positivo arriva dai segmenti innovativi. Nel consueto appuntamento di Smau dedicato all’Osservatorio su Cloud computing & managed services, Anfov lancia infatti un segnale di ottimismo soprattutto sul versante cloud.
“Osservando i comportamenti di un centinaio di aziende medio-grandi che negli anni scorsi hanno implementato soluzioni cloud – spiega la vicepresidente di Anfov, Daniela Rao – abbiamo notato che email e storage backup sono ormai entrati in molte aziende (anche medie) tanto che su questo fronte possiamo parlare quasi di una maturità di questo segmento. L’utente infatti conosce i provider ed è in grado di confrontare prezzi e servizi”.
Il panorama però è variegato. Altri servizi che vantano una maggiore criticità per le aziende hanno registrato invece una minore diffusione. Videocomunicazione e videoconference sono strumenti abbastanza diffusi, collaboration e social “pur in modo destrutturato” si sono sono fatte largo, mentre un fronte interessante, esplorato però da un minor numero di aziende, è quello di Crm e analytics. Infine, c’è tutta l’area del document & content management che ha avuto ridotta diffusione soprattutto nelle grandissime imprese. “Queste aree possono essere considerate le più immature dove sono in corso sperimentazioni e dove i giochi sono ancora aperti”, spiega Rao.
Quello del cloud è uno scenario nel quale vediamo esempi concreti e trasformazioni di ambienti IT e tlc delle aziende oggettivamente importanti. Il paradigma, prosegue Rao, non è piu solo sulla carta, ma utilizzato nelle imprese per esplorare nuove situazioni e possibilità oltre che per ridurre i costi. Per quanto riguarda la domanda di mercato, quest’abbiamo assistito a una significativa crescita del public cloud e le previsioni di Idc parlano di un significativo aumento anche del 25% per il 2014.
“Si tratta di un mercato che erode quote ai servizi tradizionali – aggiunge la vicepresidente – E’ importante notare come questo territorio sia presidiato da soggetti non It come gli Over the top che su piccole e piccolissime imprese sono entrati e stanno entrando in modalita importante anche lavorando sulla leva del prezzo e offrendo servizi in modalità freemium”.
Una importante crescita è prevista anche per il private cloud che nel 2014 dovrebbe mettere a segno un aumento del 18%. Si tratta di un segmento che comprende anche una parte importante di servizi, consulenza e system integration. Il private è frequentato infatti soprattutto da grandi aziende che stanno scontando questo processo di trasformazione della risorsa Ict. “Stiamo parlando di un processo che ha a che fare moltissimo con nuove modalità di fruizione e nuovi modelli di pagamento e acquisto della risorsa”.
Il cloud computing si afferma quindi in un ampio spettro di iniziative con utenti esperti. “Dal viaggio verso il cloud passiamo all’esperienza nella nuvola”, conclude Rao che sottolinea come emerge con forza il profilo non tecnologico del paradigma che proietta l’IT dentro l’azienda e rende le line of business piu vicine all’It che le supporta fino a esaltare i cambiamenti organizzativi. E come se fossero caduti dei muri all’interno delle imprese dove aumenta la collaborazione fra le varie aree.
Il cloud inoltre spinge verso l’arricchimento di competenze, la ricerca di nuovi ruoli portando come contraltare però la liberazione di risorse e nuovi driver di spesa.