Il sito della Camera confronta la spesa prevista per il 2013 con la spesa prevista nel 2011 per il 2012. Soprattutto la spesa per acquisto di beni e servizi e la spesa in conto capitale aumenteranno enormemente, da 160 a 260 milioni. Un po’ tutte le voci sono aumentate, ma si noti l’ andamento della spesa per informatica nella Tabella. Già nel 2012 era di 20 milioni, una cifra rispettabile per un’ istituzione di 630 persone, di cui molte usano probabilmente a mala pena un tablet. Ma nel 2013 questa spesa raddoppierà, ad un incredibile 40 milioni. Si noti la spesa per hardware, più che raddoppiata da 7,6 a 16,8 milioni, circa 27.000 euro per deputato. E questo in aggiunta alla spesa per software, quintuplicata da 1,2 a quasi 6 milioni di euro, alle spese per il mantenimento e la gestione dei centri informatici, da 7,4 a 11,4 milioni, per le assistenze informatiche, da 2,7 a 4,3 milioni, e per l’ accesso gratuito via Internet agli atti parlamentari, da 73 mila euro a ben 2 milioni. E tutto questo senza contare la spesa per la manutenzione di hardware e software. Nonostante questo enorme investimento in informatica, la Camera spenderà ancora 5,3 milioni per la stampa degli atti parlamentari.
Si noti che la Camera spenderà nel 2013 quasi 700.000 Euro per la formazione linguistica ed informatica di ciascun deputato. 1000 Euro all’ anno (5000 per legislatura) per imparare a navigare su internet e magari a usare Word sembrano un po’ tanti. E poiché immagino che pochissimi deputati abbiano il tempo e la necessità di seguire questi corsi, il costo per quei pochi che li frequenteranno effettivamente è enormemente superiore. questa è una delle tante voci inspiegabili del bilancio di una istituzione che sempre più allontana i cittadini dalla politica.
Dati in migliaia di euro. I dati del 2012 sono in alcuni di casi “Impegni” anziché “Pagamenti”, in quanto la disaggregazione dei capitoli di spesa per Pagamenti non è disponibile.
* Roberto Perotti ha conseguito il PhD in Economics al MIT nel 1991. Dopo 10 anni alla Columbia University di New York e due anni all’European University Institute di Firenze, dal 2001 e’ all’IGIER-Universita’ Bocconi e dal 2006 e’ ordinario presso la stessa universita’. E’ research associate del National Bureau of Economic Research e del Center for Economic Policy Research. E’ stato consulente del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale, della Banca Interamericana per lo Sviluppo, della Banca Centrale Europea, della Fed, e della Banca d’Italia. E’ stato redattore de lavoce.info fino al 2012
(Testo riprodotto da www.lavoce.info)