Twitter ha alzato la forchetta di prezzo per l’Ipo (Initial public offering) a 23-25 dollari da 17-20 dollari. Mettendo sul mercato 70 milioni di titoli, il sito di microblogging punta così a rastrellare fino a 1,75 miliardi di dollari. È quanto emerge da documenti depositati alla Securities and Exchange Commission, la Consob americana.
Il prezzo di collocamento verrà fissato mercoledì e il giorno dopo, il 7 novembre, avverrà il debutto sul Nyse. Adesso il valore di capitalizzazione complessiva dell’azienda è salito tra 12,76 e i 13,87 miliardi di dollari.
Twitter ha annunciato ufficialmente lo sbarco in Borsa il 13 settembre scorso con un tweet, nel quale ha fatto sapere di aver depositato alla Sec la documentazione per l’offerta pubblica di acquisto (Ipo).
Proprio da questa documentazione sono emerse luci e ombre sulla situazione finanziaria della piattaforma. Il sito di microblogging ha riferito di un’ulteriore crescita della sua base utenti nel terzo trimestre 2013 (231,7 milioni di utenti mensili medi, contro i 218,3 milioni nel secondo trimestre) e questo gli ha permesso di generare entrate per 168,2 milioni di dollari nei tre mesi terminati a settembre, in netta crescita rispetto agli 82,3 milioni di un anno fa.
Sul dato positivo del fatturato ha inciso anche l’espansione dei prodotti pubblicitari del sito, come i tweet promozionali. D’altro lato però le perdite di Twitter si allargano: lo scorso trimestre sono salite a 64,9 milioni di dollari, rispetto a 21,7 milioni di un anno prima.
Twitter è il secondo social network che sbarca a Wall Street, dopo il disastroso debutto a maggio del 2012 di Facebook, le cui quotazioni in questi giorni hanno toccato quota 43 dollari in netto miglioramento dei 38 dollari del prezzo di collocamento, sulle ali della crescita del segmento mobile.