Lenovo è stata vicinissima all’acquisizione di Blackberry, ma il governo canadese ha bloccato ogni possibile offerta da parte dei cinesi chiamando in causa motivi di sicurezza nazionale. Fonti vicine alla vicenda sentite dalla stampa canadese hanno riferito che Ottawa ha chiaramente fatto capire a Lenovo che non avrebbero avallato alcuna proposta di takeover perché tanto gli executive dell’industria quanto le autorità del governo temevano ripercussioni per la sicurezza delle reti di telecomunicazioni. Ottawa chiarisce: “Non siamo anti-Cina, ma non vogliamo un’azienda cinese nelle infrastrutture sensibili del Paese”.
In Canada vige una legge chiamata Investment Canada Act, che dà al governo il diritto di negare alle multinazionali di acquisire aziende canadesi se il governo pensa che non siano rispettati i più alti interessi della nazione.
Da Lenovo non è mai arrivata un’offerta formale per Blackberry ma indiscrezioni sostengono che l’azienda cinese fosse “molto interessata”. Lo stesso China Daily ha scritto qualche giorno fa che Lenovo stava muovendosi per tentare l’acquisizione di Blackberry; poiché il giornale è considerato molto vicino al governo, la notizia segnalava il gradimento di Pechino nei confronti di un’alleanza tra Lenovo e il vendor canadese.
Ieri, termine ultimo per presentare le offerte, Blackberry ha annunciato che rinuncerà ai progetti di vendita: nessun compratore ha messo sul piatto i 4,7 miliardi di dollari necessari. La società ha così acconsentendo a seguire il piano di finanziamento da un miliardo di dollari proposto da Fairfax Financial.
Per Lenovo, primo produttore di Pc nel mondo, acquisire Blackberry avrebbe apportato numerosi vantaggi. Le vendite di desktop sono in calo in tutto il mondo e Lenovo spinge per espandere il suo business mobile e farne gradualmente l’attività di punta al posto dei Pc. Blackberry avrebbe fornito a Lenovo una piattaforma mobile e un patrimonio di brevetti di grande valore, nonché una rete di distribuzione consolidata per vendere in una serie di mercati-chiave, tra cui gli Stati Uniti.