Si stringe il cerchio intorno ai candidati alla guida di Microsoft: sono Stephen Elop, executive Vice-president of Devices & Services ed ex ceo di Nokia, e Alan Mulally, ceo di Ford, i due più papabili alla successione di Steve Ballmer, che ha guidato il gruppo dal 27 giugno 2008, a seguito delle dimissioni di Bill Gates.
Elop lo scorso 20 settembre si è visto offrire dal gruppo statunitense un maxi bonus di 18,8 milioni di euro per tornare alla casa madre Microsoft. Un premio milionario a colui che è stato il regista dell’acquisizione da parte della company Usa, a inizio settembre, della divisione mobile di Nokia e dei brevetti della società finlandese per 5,44 miliardi di euro. Operqazione considerata da molti analisti una “svendita”. In seguito Elop è rientrato da vincitore nella compagnia fondata da Gates, rispondendo con un secco no alla richiesta del chairman di Nokia, Risto Siilasmaa, di restituire almeno in parte la buona uscita.
Da subito si è parlato di Elop come successore di Ballmer. Il rumor sulla candidatura di Mulally è invece emerso sui giornali a inizio ottobre. In Ford gli sono molto riconoscenti a Mulally per il suo operato: il colosso di Dearborn, in Michigan, in 4 anni ha guadagnato 35,2 miliardi dollari, dopo averne persi 30 nei tre anni precedenti. E proprio i risultati ottenuti in un settore “tradizionale” come l’automobile e le catene di montaggio potrebbero procurare al top manager l’opportunità di mettersi alla prova ai vertici della new economy. Negli Usa, infatti, non è raro assumere leader aziendali provenienti da esperienze strutturalmente diverse da quelle che poi andranno ad affrontare.
Nella lista dei candidati figurano anche tre top manager interni a Microsoft, tra cui l’ex Ceo di Skype Tony Bates, che guida il business development di Microsoft, e Sataya Nadella, che dirige invece la divisione cloud ed enterprise. La decisione definitiva dovrebbe arrivare tra qualche mese.