In principio era Odeo, un sistema semplice e intuitivo per pubblicare su Internet messaggi audio e video attraverso lo smartphone. Nel 2006 sulle sue spoglie nascerà Twitter, con l’ingresso nella società creata da Noah Glass di Evan Wiliams, proveniente da Google, Jack Dorsey, di professione web designer, e Blaine Cook, ingegnere. La nuova creatura emetterà il suo primo vagito, sottoforma di “cinguettio”, il 21 marzo 2006. E da allora la piattaforma ha continuato a evolversi ed espandersi, fino a diventare un punto di riferimento nel mondo dei social network e una “fonte privilegiata” per chi cerca notizie in tempo reale.
Nel suo primo anno di vita il social network di San Francisco, che iniziò a dar segni di sé sulle cronache locali e specializzate in tecnologia grazie al fatto di essere stata usata nei primi giorni di vita per dare notizia di un terremoto a San Francisco, riesce a moltiplicare per tre il numero dei tweet, passando dagli iniziali 20mila a 60mila. Con il 2009 arriva la notorietà su scala planetaria, grazie ai disordini in Iran e alla cosiddetta primavera araba, avvenimenti che trovarono proprio in Twitter uno dei mezzi più usati per seguire i fatti in diretta e ascoltarne le voci di testimoni e protagonisti.
Finché anche il mondo della politica e delle istituzioni non capisce le potenzialità dello strumento, e inizia a farne un uso massiccio per la comunicazione e le campagne elettorali.
Oggi anche Papa Francesco ha un account con sui si rivolge ai fedeli e a tutti i suoi follower, mentre le star del momento sono nell’ordine la popstar Katy Perry, l’idolo delle teenager Justin Bieber e Lady Gaga, con decine di milioni di fan.
Lo strumento è cresciuto nelle sue potenzialità di pari passo con la popolarità che ha acquisito, e così oggi offre la possibilità di indirizzare tweet sponsorizzati., servendosi anche delle competenze di MoPub, società di pubblicità mobile nel frattempo acquisita. Twitter ha anche provato a espandersi, con alterne fortune: è proprio di questi giorni la notizia che uno degli ultimi servizi lanciati, “music”, non stia registrando il successo sperato.
I numeri oggi sono cresciuti in modo esponenziale: 218 milioni di utenti, 100milioni quelli giornalmente attivi, non hanno soltanto la possibilità di postare messaggi da 140 caratteri, ma anche foto e clip audio e video: è proprio del 2012, infatti, l’acquisizione dell’applicazione Vine, utile proprio per questi scopi. E la prossima frontiera potrebbe essere quella di dare vita a una chat sull’esempio di Whatsapp.
Per sviluppare al massimo le potenzialità dello strumento Twitter ha anche sottoscritto un accordo con Nielsen per fare in modo che si tenga conto del social network di San Francisco anche nel calcolo dello share Tv. Attiva anche una partnership con Comcast e Nbc Universal per gestire i canali Tv attraverso il pulsante ‘See it’ nei tweet.