L’Assemblea generale di Assocontact, Associazione nazionale dei Contact Center in Outsourcing ha eletto oggi presidente per il biennio 2013-2015 Umberto Costamagna, del Gruppo Call & Call. Succede a Luca D’Ambrosio (Visiant Contact), che ha guidato l’Associazione negli ultimi due anni.
Spezzino, 58 anni, Umberto Costamagna è al suo terzo mandato. Era già stato infatti presidente di Assocontact dal 2006 al 2010 e ha seguito il delicato processo di regolamentazione che, con la circolare Damiano, ha spinto il settore a profonde modifiche. Durante il mandato di D’Ambrosio era rimasto all’interno della giunta direttiva con funzioni di vice presidente. È presidente e fondatore di Call & Call Holding spa, gruppo che esprime 56 milioni di fatturato, con 2.400 addetti impiegati in 7 sedi in Italia.
In assemblea il nuovo presidente ha avuto modo di illustrare il programma di quello che occorre fare: “È mia intenzione continuare a mantenere alta l’attenzione sul fronte giuslavoristico, proseguendo il sano e fattivo confronto avviato con le organizzazioni sindacali. Tuttavia la priorità ora deve essere la sostenibilità. Il nostro confronto, in primis con i Ministeri e le commissioni Parlamentari, infatti si intensificherà e si concentrerà soprattutto su temi quali fiscalità, costo del lavoro e accesso al credito”.
Costamagna ha sottolineato: “Ci impegneremo affinché Assocontact sia sempre di più uno spazio di rappresentanza e di confronto di tutte le realtà del settore, dai grandi gruppi italiani e multinazionali alle imprese medie e piccole”. Il neo presidente conclude annunciando alcuni cambiamenti: “L’associazione si doterà di diversi organismi interni per affrontare al meglio le nuove sfide, uno di questi ad esempio sarà l’Ufficio Studi Assocontact che avrà il compito di sviluppare ricerche e analisi periodiche sul comparto”.
Costamagna traccia per la Giunta uscente un bilancio più che positivo: “Desidero ringraziare Luca D’Ambrosio per l’eccellente lavoro svolto insieme negli ultimi 2 anni” ha spiegato. “Siamo riusciti a rappresentare in maniera efficace le necessità del settore presso le sedi istituzionali opportune, in un momento difficile per il paese e di incertezza per le imprese. Abbiamo seguito il lungo iter della riforma Fornero e lavorato con successo al rinnovo di contratti importanti quali il contratto collettivo nazionale specifico per i collaboratori a progetto dei call center che svolgono attività in modalità outbound”.