I primi nove mesi del 2013 hanno visto gli utili di Telefonica diminuire del 9%, da una parte, secondo l’analisi dell’operatore, a causa del mercato domestico debole, e dall’altra a causa dell’andamento delle valute sudamericane. Un risultato che si è rivelato comunque migliore delle attese formulate dagli analisti, e che vede l’utile netto attestarsi sui 3,145 miliardi di euro.
Nell’arco dell’ultima settimana Telefonica ha raggiunto l’obiettivo di pagare il primo dividendo degli ultimi 18 mesi, di aver trovato l’intesa che porterà alla vendita della propria controllata in Repubblica Ceca, e di aver creato le condizioni per aumentare i propri investimenti in Telecom Italia.
Sul fronte dei ricavi Telefonica ha registrato un -8,4%, attestandosi a 42,626 miliardi, mentre l’utile operativo prima di svalutazioni e ammortamenti è sceso del 10,7%, a 14,1 miliardi di euro.
Dando la propria lettura dei risultati i vertici Telefonica hanno detto di cogliere, nel periodo luglio-settembre 2013, segnali di stabilizzazione del mercato europeo, e di confidare nel fatto che l’aver puntare sul taglio del debito, vendendo asset non strategici in Europa e America Latina, possa dare presto risultati positivi per le finanze aziendali.
L’indebitamento netto registrato alla fine di settembre, infine, è stato di 46,101 miliardi, e questo ha consentito al gruppo di raggiungere l’obiettivo rimanere nell’anno al di sotto dei 47 miliardi. Confermata per il 2013 la guidance e il dividendo di 0,75 euro per il 2013.
Rispetto alla propria partecipazione nel capitale di Telco, la holding che controlla Telecom Italia con una partecipazione del 22,4%, nei propri conti sui primi nove mesi 2013 Telefonica ha contabilizzato una svalutazione di 157 milioni di euro, mentre nello stesso periodo del 2012 la svalutazione della quota era stata di 542 milioni. Dopo l’intesa con Intesa Sanpaolo, Generali e Mediobanca a fine settembre telefonica è salita in Telco passando dal 46 al 66%.