Analizzare i tratti psicologici principali di un individuo in base a quello che posta su Twitter, con l’obiettivo di mettere le imprese in grado di offrire un customer service personalizzato o di inviare messaggi promozionali targettizzati in modo sempre più efficace: è una tecnologia che Ibm sta testando con l’intenzione di andare oltre la generica analisi dei comportamenti (per esempio il browsing o le abitudini di acquisto) per scendere in un campo più prettamente psicologico.
“Intendiamo usare i social media – spiega Michelle Zhou, a capo del gruppo User Systems ed Experience Research del Centro di ricerca Almaden di Ibm in California – per ricavare informazioni su un individuo”.
Il software di Zhou sviluppa il profilo della personalità di un utente basato sugli ultimi centinaia o migliaia di aggiornamenti postati su Twitter. L’analisi punta a individuare cinque tratti distintivi in ambito psicologico: estroversione, gradevolezza, coscienziosità, comportamento nevrotico e apertura alle esperienze.
Inoltre lo studio dà un punteggio alle persone in base ai “valori”: per esempio edonismo o conservatorismo, curiosità o armonia sociale.
Zhou sta lavorando con diversi client di Ibm, dei quali preferisce non fare il nome, per comprendere come questa tecnologia può contribuire al loro business. In particolare i risultati potrebbero servire per perfezionare i messaggi di marketing inviati per email o social media o per selezionare i contenuti promozionali nel momento stesso in cui un utente entra nel proprio account.
Una parte cruciale del programma pilota sarà testare se i messaggi targettizati in base a questa tecnologia funzionano meglio di altri. In generale i messaggi di email mkt hanno una percentuale di risposta dello 0,34%, mentre le chiamate telefoniche di marketing raggiungono il 13%.
Secondo Zhou avere un’idea della personalità di un utente attraverso i suoi post su Twitter potrà aiutare anche nei call center o in altri centri addetti al customer service.
Sono molte le aziende che utilizzano software per analizzare l’attività di un individuo sui social media, ma di solito gli strumenti usati puntano a riassumere il volume e il tono generale di una discussione, non a “profilare” la persona su basi psicologiche.