L’iniziativa Misura Internet promossa dall’Agcom aggiunge una nuova puntata alla ricerca della trasparenza con la pubblicazione dei risultati dei drive test in 20 città capoluogo italiane (circa 500mila misure effettuate nella prima parte del 2013). Occorre ricordare come si tratti di misure condotte attraverso le chiavette Usb e profili di offerta di norma a 42/43 Mbps di download, al netto di Wind che ha scelto un profilo base a 14,4 Mbps.
La velocità media di download varia dai 4,7 Mbps di Wind ai 7,3 Mbps di Vodafone, con H3G e Tim che raggiungono valori pari, rispettivamente, a 6,7 Mbps e 6,5 Mbps. Interessanti le prestazioni in upload, con Tim e Vodafone a 1,9 Mbps, H3G a 1,5 e Wind a 1,2 Mbps.
Guardando invece la stabilità del servizio in termini di ritardo di trasmissione dati, tasso di perdita dei pacchetti e variabilità del ritardo, la palma del migliore passa a Tim, seguita da Vodafone. Guardando alla variabilità dei risultati si scopre come il valore minimo sia stato di 334 Kbps e quello massimo di 15 Mbps, a dimostrazione dell’importanza della deviazione standard, che varia dai 2 Mbps di Wind ai 3,3 Mbps di H3G. Confrontando le diverse città: valore medio più basso rilevato ad Aosta (4,4 Mbps), il massimo a Trento (7,7 Mbps). Milano viaggia a 6,9 Mbps, la media di Roma si ferma a 5,1 Mbps. Ricordando le rilevazioni di Misura Internet sull’Adsl, i valori in mobilità sono assolutamente “competitivi”, sebbene con tutti i caveat del caso (dalla stabilità alle perfomance indoor). Un occhio di riguardo all’evoluzione della velocità di Internet mobile si impone. Oggi, ma ancora di più in vista del futuro.