FILIPPINE

Tifone Hayan, l’Ict a supporto degli interventi

Il progetto di mapping OpenStreetMap ha ricevuto 750mila caricamenti online da parte di volontari nelle aree delle Filippine colpite dal tifone. Le info sono ora utilizzabili dalla Croce Rossa. Decisivo anche il ruolo del satellite: Ses ha messo a disposizione tre kit per la connettività

Pubblicato il 13 Nov 2013

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Il tifone Hayan ha causato vittime e danni nelle Filippne che nessuno riesce ancora a quantificare anche per la difficoltà di raggiungere le aree colpite dal disastro. Ma a supporto del lavoro della Croce Rossa e delle organizzazioni umanitarie c’è per fortuna anche la tecnologia, con uno strumento di collaborazione creato dal basso, valido su scala globale, accessibile direttamente da Internet.

Si tratta di una mappa estremamente dettagliata delle aree colpite da Haiyan e che è stata creata in tempo quasi reale: non esisteva fino a pochi giorni fa ma a partire da sabato più di 400 volontari hanno fatto quasi 750mila caricamenti delle aree interessate dal passaggio del tifone sulla piattaforma online di OpenStreetMap (Osm), una sorta di Wikipedia delle mappe. L’obiettivo di Osm è di mappare tutto il mondo, fornendo uno strumento gratuito che tutti possono usare e editare. Creato nel 2004 ha già più di un milione di utenti.

I caricamenti fatti poco prima di Hayan nelle Filippine fotografano lo stato di moltissime aree poco prima del passaggio del tifone e stanno aiutando oggi la Croce Rossa a prendere decisioni critiche su dove mandare i rifornimenti di acqua e cibo e altri generi di prima necessità. In pratica, salveranno milioni di vite.

La Croce Rossa usa sempre più spesso, a livello internazionale, software e dati open source software, spiega Dale Kunce, ingegnere geospaziale della American Red Cross, riducendo così nettamente i suoi costi. Nel caso delle Filippine, la Croce Rossa è riuscita anche a coordinare il lavoro di mapping dei volontari, tramite Twitter e un gruppo apposito (Humanitarian OpenStreetMap team) cui è stato chiesto di inserire mappe sulle zone delle Filippine che si trovavano lungo il percorso del tifone.

Ora gli operatori sanitari girano per le zone del disastro con quelle mappe e sanno per esempio dove dovrebbero trovarsi gli edifici: se non ve ne sono più, è chiaro che sotto le macerie potrebbero esserci vittime da salvare. Inoltre, il confronto tra le mappe che ritraggono la situazione appena prima di Hayan e lo stato attuale permette di valutare quali sono le zone più gravemente colpite e mandare gli aiuti necessari.

Ma sono tante le tecnologie messe in campo per aiutare le Filippine. Proprio oggi Ses (Euronext Paris and Luxembourg Stock Exchange) e i suoi partner in emergency.lu hanno fatto sapere che saranno spediti nelle Filippine tre kit a dispiegamento rapido di emergency.lu per garantire la connettività necessaria per le operazioni di soccorso nelle Paese. Si tratta di terminali che utilizzano la capacità satellitare dedicata di Ses per ripristinare le comunicazioni e quindi migliorare l’efficacia degli sforzi di intervento.

Emergency.lu è una soluzione di comunicazione rapida per il soccorso d’emergenza e le missioni umanitarie in tutto il mondo, sviluppata e implementata nel quadro di una partnership pubblico-privato tra il ministero degli Affari Esteri del Lussemburgo e un consorzio di aziende e associazioni lussemburghesi tra cui Ses, TechCom, Hitec e Luxembourg Air Rescue.

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