“Assogestioni per statuto rappresenta le minoranze e i loro diritti. Questo mandato nel caso Telecom Italia non è stato mai messo in atto in quanto la stessa Assogestioni ha quasi sempre optato, in assemblea azionisti, a favore del gruppo di controllo che ha espresso il management a prescindere dalla qualità e dai risultati ottenuti”.
Inizia così la lettera che Franco Lombardi, presidente di Asati, l’associazione che riunisce i piccoli azionisti Telecom, ha indirizzato al Cmitato dei gestori di Assogestioni dopo le dimissioni di Domenico Siniscalco arrivate ieri.
“Se Assogestioni e Findim hanno gli stessi obiettivi, e cioè la tutela e difesa di tutte le minoranze, diritti calpestati in passato e ancora oggi con estrema evidenza in queste ore – continua Lombardi – in Assemblea devono votare insieme e fare una lista unica. Non parliamo poi se dobbiamo dare un giudizio se l’attuale piano industriale tuteli o meno le minorities o solo Telefonica. La risposta è evidente”.
“A oggi – si legge nella lettera – è dimostrato in forma inequivocabile e indiscutibile che Assogestioni è potenzialmente venuta meno, sempre riferendoci a Telecom Italia, proprio al suo mandato prioritario, in quanto il voto a favore del management ha contribuito ad assecondare i danni del passato e quelli potenziali di oggi, sotto gli occhi di tutti, con gravi conseguenze per tutte le minoranze che lei stessa doveva difendere”.
“Come fa Assogestioni – chiede Lombardi – qualora non voti come la Findim, a essere trasparente e obiettiva? (…) Come è possibile che Assogestioni approvi una politica di silenzio di fronte alle stanze dei salotti buoni che decidono di far salire Telefonica in Telco, consentendogli una eccezione, sia nel rimodulare pochi giorni fa i patti stessi sottoscritti solo un mese fa? (…) Come è stato possibile che l’ex Presidente di Assogestioni, nella qualità di responsabile italiano di Morgan Stanley abbia tenuto fuori del convertendo la Findim? La politica di Assogestioni alla prossima assemblea quale sarà? A favore o contro le minorities?”.
“Se Assogestioni presenterà una sua lista dicendo di no a Fossati vuol dire che potenzialmente non difende le minorities ma gli azionisti dell’altra sponda. Chiaro ed evidente – conclude Lombardi – Di fronte a vendita di asset strategici, convertendo conflitti di interesse e potenziale mala gestio, Assogestioni è con noi? Lo vorremo sapere in anticipo in un’ottica di completa trasparenza verso il mercato come Asati e del resto la stessa Findim hanno già fatto, assumendo il ruolo di unici veri rappresentanti delle minorities hanno fatto da tempo. Un ruolo in cui, auspichiamo di essere affiancati al più presto da Assogestioni”.