“Apple paga le tasse per ogni dollaro e ogni euro dovuto, e siamo continuamente controllati dalle autorità governative in tutto il mondo”. L’inchiesta sull’azienda fondata da Steve Jobs, nei cui confronti la Procura di Milano sta indagando per frode fiscale, è stata confermata proprio in queste ore da Palo Alto, che ha risposto con un comunicato della portavoce, Kristin Huguet, pubblicato dai principali quotidiani statunitensi, a partire dal Washington Post. Con il comunicato Apple, che nei mesi scorsi era finita sotto la lente d’ingrandimento del Senato Usa per elusione fiscale, ha voluto specificare di essere a conoscenza dell’inchiesta, e che l’azienda confida nel fatto che sarà dimostrato che Apple ha rispetto in pieno le norme fiscali vigenti in Italia.
Secondo quanto anticipato ieri dall’agenzia di stampa Reuters le autorità italiane starebbero indagando su una presunta frode fiscale da un miliardo e 300 milioni di dollari: l’accusa su cui si sta indagando è che Apple abbia abbassato l’ammontare delle proprie entrate tassabili registrando una parte dei propri profitti presso una compagnia sussidiaria in Irlanda.
“Le autorità fiscali italiane avevano già indagato su Apple nel 2007, 2008 e 2009, e in quelle occasioni avevano confermato che eravamo in perfetta regola”, afferma nella nota Kristin Huguet, specificando che le politiche dell’azienda sono in linea con gli standard fissati dall’organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo economico. “Confidiamo nel fatto – concludono da Apple – che le indagini in corso approderanno alle stesse conclusioni”.