Il Governo dà un sostanziale via libera al percorso fin qui seguito dall’Agcom nella definizione delle regole sul diritto d’autore per il Web, con la legittimazione dell’authority come soggetto competente in materia, e l’attenzione sempre sintonizzata sugli orientamenti europei. A ufficializzarlo è stata questa mattina, durante il question time a Montecitorio, Simonetta Giordani, sottosegretario ai Beni e alle Attività culturali.
L’interrogazione, firmata da Gennaro Migliore (Sel), chiedeva “quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare al fine di pervenire alla definizione di una normativa organica sul diritto d’autore sul web”, e “se il Governo non intenda adottare immediate iniziative normative tese a limitare le attuali competenze conferite dalla legge all’Agcom in materia”.
L’Agcom, ha risposto Giordani, è legittimata a occuparsi della materia, dal momento che deve “assicurare la corretta competizione degli operatori sul mercato” e “tutelare il pluralismo e le libertà fondamentali dei cittadini nel settore delle telecomunicazioni e dei mezzi di comunicazione di massa”. L’Agcom, ha spiegato Giordani, vede riconoscersi uno “specifico riconoscimento di competenze in materia di proprietà intellettuale” con la legge 248 del 2000, mentre il decreto legislativo 70 del 2003, “prevede che l’autorità amministrativa (..) possa esigere, al pari di quella giudiziaria, che il prestatore di servizi impedisca o ponga fine alle violazioni riscontrate”. La stessa direttiva Ue “Enforcement” prevede “la possibilità di attribuire queste funzioni anche a un’autorità amministrativa indipendente”. A chiudere il panorama normativo ci sono i poteri di regolazione attribuiti ad Agcom dall’articolo 32-bis del decreto legislativo 44 del 2010, che, “imponendo ai fornitori di servizi di media il rispetto dei diritti d’autore (…) prevede che l’Agcom adotti le disposizioni necessarie per rendere effettiva l’osservanza dei limiti e dei divieti”.
Poi Simonetta Giordani si è concentrata sul merito: “Il regolamento proposto dalla delibera Agcom – ha detto – assegna un carattere prioritario alla lotta contro la pirateria ‘massiva’ ed esclude dal proprio perimetro d’azione gli utenti finali, i downloaders, operando un giusto bilanciamento. L’obiettivo sono le centrali di spaccio abusive e non le libertà del singolo utente, che devono essere tutelate e promosse”.
“L’intervento proposto dall’Agcom – ha proseguito Giordani – si fonda comunque sul convincimento che la lotta all’illegalità non possa limitarsi all’opera di contrasto, ma debba essere accompagnata da una serie di azioni positive (…): la promozione dell’offerta legale, l’informazione e l’educazione dei consumatori”.
“Non sembra – ha precisato il sottosegretario – che lo schema di regolamento si ponga in contrasto con l’articolo 19 (libertà di espressione) della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, mentre potrebbe fornire un contributo rilevante nella tutela delle previsioni dell’articolo 27 (..) che, al comma 2, stabilisce che ‘Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore’”.
“La tempistica e la sequenza procedurale, molto articolata, seguita dall’Autorità – ha detto Giordani – non appare violativa dei diritti di partecipazione e sembra rispettosa del principio del contraddittorio (…) Allo stato, peraltro, non sembra che siano emerse criticità di sorta in sede europea, dove (…) già sono in vigore sistemi anche più invasivi e severi”.
“Nuovi interventi sul diritto d’autore nel web dovranno tenere conto del progetto Licenze per l’Europa – ha detto il sottosegretario – È già in corso, e continuerà nei prossimi due anni, il riesame del quadro giuridico dell’Unione europea sul diritto d’autore. Sarà la stessa Commissione a valutare, nel 2014, l’opportunità di presentare proposte di riforma legislativa in tale settore a seguito della quale tutti i Paesi membri dovranno adottare nuove normative armonizzate. Ci impegniamo – ha concluso – a che tale riforma consideri quelle che debbono essere le responsabilità da esercitare da parte di questo Ministero e quelle spettanti all’Agcom”.
“Il Governo ha messo la parola fine a questo dibattito farsesco: il sottosegretario Giordani ha ribadito il sostegno all’Agcomper approvare il più rapidamente possibile le misure volte al contrasto della pirateria massiva sul web – commenta Marco Polillo, presidente di Confindustria Cultura Italia – Film, fiction, libri, musica, giornali, riviste, videogiochi sono il cuore della produzione artistico-creativa e un’eccellenza del Made in Italy da promuovere, difendere e incentivare in Italia e all’estero. Nessuna censura on line, ma si colpiscano i criminali che si arricchiscono saccheggiando il nostro patrimonio culturale e attentando al lavoro di fa la cultura italiana”. “Le proposte di legge in materia di cui tanto si parla, peraltro non ancora ufficialmente pubblicate – conclude Polillo – non sono altro che uno strumentale tentativo per scippare all’Agcom una competenza acclarata senza nessuna velleità riformatrice ma mosse solo dall’avversione per la tutela della proprietà su internet. Così facendo, chi distribuisce illegalmente si arricchisce, chi produce cultura muore”.