CONTRAFFAZIONE

Nike, l’Antitrust oscura 33 siti

I portali bloccati nell’ambito di due procedimenti per pratiche commerciali scorrette. In campo anche la Guardia di Finanza

Pubblicato il 15 Nov 2013

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L’Antitrust chiude 33 siti che vendevano scarpe Nike contraffatte. I siti, di cui sono titolari soggetti cinesi, sono stati resi irraggiungibili nell’ambito di due distinti procedimenti per pratiche commerciali scorrette. L’operazione è stata effettuata con la collaborazione della Guardia di Finanza.

Le misure cautelari sono state decise dall’Autorità presieduta da Giovanni Pitruzzella a tutela dei tanti consumatori che compravano su siti che, per il loro allestimento e la grafica utilizzata, con numerose immagini tratte dal sito Nike originale, potevano facilmente trarre in inganno, inducendo a ritenere che si trattasse di prodotti originali proposti ad un prezzo outlet.

“In realtà, secondo quanto emerge dalle segnalazioni della società titolare del marchio, inoltrate all’Autorità dall’Associazione Indicam – spiega una nota dell’Antitrust – si trattava di prodotti contraffatti, con caratteristiche, anche in termini di sicurezza dei materiali usati, ben diverse da quelle dei prodotti originali. In base a una denuncia dell’Associazione Adoc, inoltre, molte scarpe Nike contraffatte sequestrate negli ultimi tempi dagli organi competenti sono risultate prodotte con materiali pericolosi per la salute come il cromo esavalente ed il Dfm, prodotto antimuffa di cui in Europa è vietato l’uso perché altamente tossico”.

Nei siti mancavano inoltre i dati sull’identità e l’indirizzo geografico del venditore insieme all’indicazione di tutti i diritti previsti per la vendita via web a tutela dei consumatori nella fase post acquisto, incluso il diritto di sostituzione e/o rimborso e l’esistenza del diritto di recesso. Del tutto preclusa, ovviamente, trattandosi di prodotti contraffatti, la garanzia legale di conformità.

Con questa misura salgono a 54 i siti che vendevano prodotti contraffatti oscurati dall’Antitrust, in collaborazione con i militari del Gruppo Antitrust della Guardia di Finanza: gli interventi oltre a Nike hanno riguardato i marchi Tod’s, Gucci, Prada, Hogan, Ray-Ban, Roger Viver e Armani.

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