L'INDISCREZIONE

T-Mobile vuole le frequenze di Verizon

Il principale operatore Usa potrebbe cedere le frequenze del Blocco A nella banda 700 Mhz. Le trattative ancora nella fase iniziale

Pubblicato il 21 Nov 2013

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T-Mobile US ha contattato Verizon Wireless per una possibile acquisizione dei diritti di utilizzo delle frequenze di telefonia mobile nella banda 700 Mhz, Blocco A.

Lo sostiene l’agenzia Reuters, aggiungendo che, sebbene T-Mobile abbia affrontato la questione con Verizon, che è il maggior operatore di telefonia degli Usa, il processo è ancora nella fase iniziale. Per il momento la telco non ha rilasciato alcun commento.

Parlando a una conferenza a Barcellona, il Cfo (Chief Financial Officer) di Verizon Communications, Fran Shammo, ha ribadito che Verizon è disposta a vendere i diritti all’utilizzo delle frequenze del Blocco A nella banda 700 Mhz al “giusto prezzo”.

“Se qualcuno si presenta da me con un’offerta la valuteremo” ha aggiunto, precisando però che “non si tratta di svendita perciò, se non abbiamo la giusta offerta, dispiegheremo lo spettro nella nostra rete”.

T-Mobile ha detto qualche giorno fa che venderà 2 miliardi di dollari del suo debito, dopo aver raccolto 1,8 miliardi dalla vendita di azioni, come parte di un piano per accumulare risorse finanziarie destinate ad acquistare porzioni di spettro.

In un documento ufficiale per la vendita del debito, consegnato all’ente regolatore, il “carrier” ha dichiarato che “sta attualmente prendendo in considerazione l’acquisizione di spettro da un privato”.

Verizon ha pagato 2,4 miliardi di dollari per acquistare i diritti di utilizzo del Blocco A nella banda 700 Mhz, perciò la maggior parte degli analisti ipotizza che T-Mobile dovrà sborsare la stessa cifra, se non una quota superiore.

Inoltre T-Mobile sta tenendo d’occhio le prossime aste per l’assegnazione dello spettro che saranno indette dalla Fcc (Commissione Federale per le Comunicazioni degli Usa).

Lo scorso gennaio Verizon Wireless aveva siglato un accordo con At&t per la cessione dei diritti di utilizzo di frequenze di telefonia mobile nella banda 700 Mhz che garantiscono copertura per 42 milioni di cittadini in 18 stati, tra cui California, Colorado, Florida, New York e Virginia. At&t si era impegnata a pagare 1,9 miliardi di dollari in contanti e a cedere alla concorrente i diritti per utilizzare una parte delle sue frequenze per un copertura di 18 Stati. Scopo dichiarato all’epoca da Verizon era cedere quelle frequenze per ottenere dalle autorità il via libera all’acquisizione da 3,9 miliardi di altre frequenze da una serie di operatori via cavo.

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