CISCO

Pignataro: “Pronti all’Internet of everything”

Il Direttore Operazioni del mercato service provider, media e broadcaster di Cisco Italy: “Per le telco chance di crescita degli utili di oltre il 20%”

Pubblicato il 29 Nov 2013

La prossima sfida per operatori di rete, telco e service provider si chiama Internet of Everything, miliardi e miliardi di oggetti, persone, luoghi, sistemi connessi in Rete, con una trasformazione nel modo di vivere, lavorare e portare informazioni che non è futuro ma presente (pensiamo ai device mobili, alle reti di sensori per il traffico o i magazzini industriali, ai contatori smart per l’energia).
La risposta deve essere rapida e il vendor americano Cisco Systems sta tarando la sua strategia per gli Sp proprio nell’ottica di far sì che gli operatori “siano pronti a vincere le sfide e cogliere le opportunità della Internet of Everything”, sottolinea Giorgio Pignataro, Direttore Operazioni del Mercato Service Provider, Media e Broadcaster di Cisco Italy. “La Internet of Everything creerà un valore di 14.4 trillion di dollari nel decennio 2012-2022 e ha il potenziale di far crescere gli utili delle telco del 21%”.

Convergenza delle reti Ip e ottiche, virtualizzazione e trasferimento su cloud di numerose funzionalità della rete, insieme a uno strato hardware riprogrammabile sono i tasselli da mettere insieme per ottenere da un lato risparmi (le reti convergenti riducono complessità e costi di gestione fino al 40% con le tecnologie Cisco) dall’altro flessibilità: “È imperativo per gli Sp oggi riuscire ad adattare la rete in base al servizio richiesto: le architetture devono diventare dinamiche, distribuite, event-driven, cioè capaci di riconfigurarsi sugli eventi esterni, allocando in modo automatico banda, capacità di computing e esigenze di servizio”, indica Pignataro.

Questo aggiornamento delle infrastrutture di rete permette l’implementazione di nuovi modelli di business, la proposta di nuovi servizi basati sulla domanda e la loro monetizzazione.
L’esplosione dei dati è del resto un processo inarrestabile. Cisco calcola che in 5 anni il traffico globale Ip crescerà di tre volte, fino a valore nel 2017 1.4 zettabyte; il traffico cloud crescerà di sei volte dal 2011 al 2016, quando raggiungerà 4.3 zettabyte; il traffico video arriverà nel 2017 a 3 trillion di minuti al mese; il 4G supporterà il 10% di device e connessioni entro il 2017 che genereranno il 45% di dati mobili; trilioni di oggetti saranno connessi con comunicazioni machine-to-machine. In questa Internet of Everything l’architettura Cisco One con i suoi tre strati – infrastruttura, orchestrazione, applicazioni – crea una rete adattabile e perciò capace di portare e monetizzare nuovi servizi nei settori chiave del video ad altissima definizione (4K), del mobile, del cloud e dell’M2M.

Cisco ha un portafoglio completo di prodotti per le reti del futuro: componenti ottiche, di routing e switching, per cloud e video e per la gestione del traffico mobile”, sottolinea Pignataro.
Al portafoglio si è da poco aggiunta la piattaforma Cisco Network Convergence System (Ncs), primo sistema carrier-grade disponibile sul mercato, progettato per la convergenza ad elevate prestazioni, per virtualizzare i servizi di telecomunicazione, per semplificare le attività operative e consolidare le infrastrutture con l’obiettivo di ampliare la profittabilità del service provider e l’esperienza del cliente. Si tratta di nuove macchine per un traffico che cresce esponenzialmente: la più potente, la Ncs 6000, gestisce 100 milioni di transazioni al secondo, è in grado di fornire 5 Tbps per slot e 1.2 Pbps complessivi di sistema. Le macchine Ncs si avvalgono del nuovo processore di rete integrato Cisco nPower X1, una nPU programmabile con gestione avanzata della memoria, che permette agli Sp di personalizzare l’offerta, virtualmente per qualunque richiesta, e di ottimizzare la gestione di centinaia di milioni di transazioni al secondo.

Il processore nPower X1 è il primo vero componente caratterizzato da un throughput reale di 400 Gigabit al secondo tramite un unico chip. Ncs è stato annunciato solo da poche settimane ma già diversi service provider nel mondo – inclusi BSkyB, Kddi e Telstra – lo stanno implementando, per far fronte subito alla crescita del traffico Internet trainata da applicazioni cloud, mobile, video e M2M.

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