Sky Italia è interessata a Tiscali. L’indiscrezione è di Milano Finanza, secondo la quale la pay tv di Rupert Murdoch avrebbe stabilito un primo approccio con l’Isp del sardo Renato Soru. Non ci sono advisor impegnati sul dossier, almeno ufficialmente, ma nelle merchant bank milanesi l’argomento tiene banco, tanto che si mormora che il corteggiamento sia iniziato qualche mese fa. Sky Italia, guidata da Andrea Zappia, si è limitata per il momento a non commentare l’indiscrezione. Questo, secondo MF, anche in ragione degli accordi in corso con Fastweb e Telecom.
Ma a Piazza Affari c’è chi sostiene che l’operazione abbia una forte valenza industriale e che lo scenario di una aggregazione con Tiscali sia verosimile. Non è ancora chiaro secondo quali modalità potrà avvenire questa aggregazione, ma gli osservatori sottolineano che la strategia di Sky Newscorp è sempre stata rivolta alle acquisizioni e “allergica” alle partnership.
L’interesse della pay tv si inserisce nel solco della tradizione industriale del business televisivo della galassia Murdoch. Non è un mistero che l’ad Zappia voglia replicare in Italia il modello vincente rappresentato dall’inglese BSkyB, leader di mercato con oltre 10 mln di abbonati che si è rafforzata negli anni scorsi proprio nel business telefonico.
Tiscali ha terminato il periodo gennaio-settembre 2013 con una perdita netta di 3,4 milioni di euro, risultato che si confronta con il rosso di 5,2 milioni dei primi nove mesi 2012. Nei primi 9 mesi di quest’anno ha registrato un giro d’affari di 168,7 milioni di euro, in flessione del 2,6% rispetto ai 173,2 milioni realizzati nello stesso periodo dello scorso esercizio. In leggero aumento, invece, il margine operativo lordo, che è salito da 53,5 milioni a 55 milioni di euro. Nel solo terzo trimestre, che si è concluso al 30 settembre 2013, l’azienda ha registrato un utile netto di 0,3 milioni di euro.