LE INTERVISTE

Google, Microsoft e Facebook: “Crediamo nell’Italia”

Il Paese è malato, ma i colossi della new economy investono nel made in Italy. Vaccarono, Google: “L’Italia è un brand che vale oro”. Purassanta, Microsoft: “Stop alla fuga dei cervelli”. Colombo, Facebook: “Daremo più valore alla mobilità”

Pubblicato il 25 Nov 2013

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Google, Microsoft e Facebook scommettono sull’Italia. I tre colossi informatici hanno presentato in questi mesi progetti dedicati al nostro Paese che, usando l’Ict come leva di crescita, possono contribuire a ridare slancio all’economia nazionale. E i top-manager di questi gruppi hanno spiegato, in tre distinte interviste al Corriere delle Comunicazioni, perché sono interessati al nostro mercato. “L’Italia è perfetta per essere valorizzata attraverso Internet – ha detto Fabio Vaccarono, Country Director di Google Italy, annunciando tre linee di investimento sul mercato italiano – perché abbiamo tante micro-eccellenze dal punto di vista produttivo e manifatturiero e soprattutto un brand forte, il made in Italy, che si presta a essere straordinariamente amplificato dalla Rete”.

Microsoft ha deciso di investire in piccole e medie imprese, giovani ed education – ha spiegato Carlo Purassanta, ad della divisione nazionale del gruppo Usa illustrando il progetto Digitali per crescere – perché gli italiani hanno grandi capacità imprenditoriali e grandi idee. E siamo convinti che non c’è bisogno di andare all’estero per fare impresa”.

“L’Italia non ha nulla da invidiare ad altri Paesi europei – ha commentato Luca Colombo, country manager di Facebook Italia – e certamente continuerà ad essere un’area di crescita e di investimento per Facebook”. A ottobre il social network si è dedicato al rapporto con programmatori e sviluppatori organizzando la prima Hacknight italiana. Ma in generale, ha sostenuto Colombo, “sono in tanti nel Paese a fare business via Facebook, dai free-lance fino alle telco che possono monetizzare il traffico”.

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